L’enigma di Castel del Monte ci disorientava con stratagemmi militari, credevamo di essere in un punto ma effettivamente eravamo altrove. La terra dei falchi ci concedeva unatestimonianza sorprendente, una rivelazione unica e antichissima di una maestosità straordinaria: quel castello sorgeva dalla polvere così isolato da ogni cosa, da lì i punti di fuga correvanosconfinati fino al mare. I volumi si ripetevano ritmandosi tra di loro, collegandosi ai piani superiori per passaggi poco intuibili. Ogni cosa si difendeva, l’accoglienza delle sale pareva schernirechi andava oltre, dando l’impressione di scrutare chi passava. Le pietre e la terra trasudavano di un’antica energia, forse era davvero un canale diretto che faceva da tramite tra la terra e il cielo.
giovedì 1 settembre 2011
Castel del Monte di Andria
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