domenica 14 settembre 2014

Anello di Monte Greco da Passo Godi

Il Valico dello Scalone era una delle porte di accesso al Piano delle Gravare, numerosi stazzi davano vita a quelle distesesolitarie, modulate dalle doline e da leggeri saliscendi. I manti erbosi di quelle ampie estensioni cominciavano a dorarsi sotto ilpeso di settembre: una natura rada, dispersa e solitaria, che aveva lo stesso fascino del suolo della luna. Un gregge di pecore seguivala traccia di una carrareccia, il silenzio dovuto alla distanza conferiva un ulteriore ordine a quella visione, con il pastore alseguito ed i suoi cani, intessuti della stessa serenità di quella terra. Dalla Serra delle Gravare ammiravamo il gioco d’ombradelle nubi proiettate sulle valli, i colori si esaltavano sotto il vento di Maestrale, vivendo il contrasto di gradazioni bellissime. Lacima di Monte Greco svelava l’affaccio più alto dei Monti Marsicani: davanti ai nostri occhi si apriva il cuore del ParcoNazionale d’Abruzzo Lazio e Molise, fatto di creste rocciose ammantate da foreste fittissime. Alcuni cervi transitavano sullaSerra di Rocca Chiarano, la stagione degli accoppiamenti intensificava il forte bramito dei loro richiami, maggiormenteudibili all’interno del bosco. Li scorgevamo tra i faggi cercando di fare  il minor rumore possibile: assistevamo al dialogo della lororazza, alcuni ci scoprivano e si allontanavano, mentre altri si lasciavano indagare.

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