L’isola del Cretaccio alle Tremiti si componeva di argilla esposta alle intemperie, le sue forme sinuose erano state modellate dal mare e dal vento, mani sapienti di una assoluta condizione divina.La sua continua erosione lo destinava ad una certa scomparsa, quella visione era sublime e malinconica, accompagnata dalla dolcezza del suono del mare, così antico e paterno, assoluto eincontrastabile. Le leggende del posto popolavano il Cretaccio della presenza dei fantasmi, raccontavano storie di detenuti decapitati che nelle notti di tempesta ritrovavano la loro voce.L’acqua limpida del mare lasciava trasparire il Profondo Blu, un mondo sconosciuto che più di tutti mi attraeva e allo stesso tempo mi inquietava.
mercoledì 31 agosto 2011
Isola del Cretaccio alle Tremiti
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