Niente da fare... il Gran Sasso è il più bello di tutti. Da sopra Monte Cristo si vedeva La Maiella, il Sirente, il Velino... sembrava un acquerello da lassù: le montagne, ridotte a vallette dalla prospettiva, erano intervallate da veli di nebbia così impalpabili da essere eteree. Sembrava di assistere ad un miracolo di bellezza. Neppure le foto che ho fatto sono verosimili a quello spettacolo.
La foto che ho messo qui sopra rappresenta un vecchio meccanismo di una funivia dismessa, obsoleta e abbandonata, da molti anni, che sta su a Monte Cristo. Mi fa pensare a Fellini, una condizione tra la sua poetica, il circo e la visione onirica. E pensare che è solo un ingranaggio...
La foto che ho messo qui sopra rappresenta un vecchio meccanismo di una funivia dismessa, obsoleta e abbandonata, da molti anni, che sta su a Monte Cristo. Mi fa pensare a Fellini, una condizione tra la sua poetica, il circo e la visione onirica. E pensare che è solo un ingranaggio...
PERCORSO. Poco dopo superata la stazione inferiore della funivia di Campo Imperatore si incontra, a sinistra di una curva, uno slargo in cui lasciare la macchina (1188 m). Dall'altro lato della strada inizia il percorso 10 (della carta del Gran Sasso) che sale tutta Valle Fredda fino a Sella della Scindarella (1800 m). Da lì si arriva in un attimo su Monte Cristo (1915 m), non dimenticherò mai la bellezza del panorama che si godeva da lassù,
e alla domanda "vale la pena alzarsi alle 5 del mattino per andare in montagna?" rispendevo mentalmente più volte "sì, sì e sì". Abbiamo proseguito in avanti, tenendo sulla destra la Fossa di Paganica (1680 m). Là vicino c'è uno scempio: una struttura fatiscente rimasta inconclusa, e da circa vent'anni abbandonata. E' meglio non avvicinarsi lì perchè ci trovano riparo vari animali, tra cui i cani randagi (e quelli di montagna sono particolarmente incattiviti perchè affamati)... quando si incontrano bisogna sempre stargli a larga, sono peggio dei lupi. Proseguendo la discesa di Monte Cristo si arriva alla strada statale, attraversata, ci siamo portate sulla montagna di fronte, Cima di Faiete (1915 m).
Da lassù si vedeva quasi tutto il percorso del Centenario, chissà se l'anno prossimo sarò pronta per farlo tutto (sono più di 11 ore di percorso a passo sostenuto), parte da Vado di Corno (1924 m) e passa per: Monte Brancastello (2385 m), Vado del Piaverano (2327 m), Torri di Casanova (2362 m), Forchetta di S.Colomba (2290 m), Monte Infornace (2469 m), Monte Prena (2561 m), Vado Ferruccio (2233 m), Monte Camicia (2564 m), fino al rifugio della forestale di Fonte Vetica (1632 m). Da come mi hanno detto è molto molto impegnativo (e si capisce!). Mi hanno detto che esiste anche il pecorso del Bicentenario, però non so qual è. Una cosa alla volta.
Nessun commento:
Posta un commento