Monte Calvo mi è caro in modo particolare perché, assieme a monte Rua, lo vedo dalla finestra della mia camera da letto. Leggo la carta n°4 che riporta il sentiero fatto. Dalla SS17 si arriva a Rocca di Corno, dove, seguendo la strada in direzione Nord, si giunge agli ultimi casolari del paese, presso cui abbiamo parcheggiato l'auto. La strada, da qui in poi, diventa una lunga carrareccia in salita con diversi tornanti. Giunti al bivio con Fosso di Valle Bona abbiamo preso il sentiero di sinistra in direzione dell'Arenaro, che passa sotto Colle del Ghiaccio. C'è un bellissimo bosco di faggi qui, con dei meravigliosi colori autunnali, che, poco prima della fine, accoglie una vecchia baracca metallica messa dalla carta come riferimento utilizzabile (ma che ormai non serve più a niente perché stata buttata giù dal maltempo). Usciti dal bosco si apre, con il suo fascino severo, l'ampia e solitaria Valle Lunga (1570 m). Percorso un tratto di valle ci siamo portati in cresta su Monte Caola (1778 m) e da lì abbiamo tenuto solo il riferimento visivo, con un piccolo saliscendi finale, per la cima di Monte Calvo (1898 m). Abbiamo impiegato circa tre ore e venti per la salita (senza soste).
Il bosco in questo periodo è uno spettacolo... il sentiero era talmente soffocato dalle foglie dei faggi che in alcuni tratti sembrava di camminare su dei cuscini... che meraviglia! La cima è molto panoramica, da lì si vede il Terminillo, e procedendo in senso orario, il Vettore, i Monti della Laga (con un pezzettino di Lago di Campotosto) che continuano con il Gran Sasso, più staccata la Maiella e pure alcuni monti del complesso del Velino-Sirente con alcuni tratti di Campo Felice...
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