Il cielo di maggio raccoglieva le sue nubi liberando la
vista alla nitidezza dei panorami sottostanti. Tra i boschi riecheggiava il
cantodel cuculo a segnare la fine dell’inverno, proclamato ormai anche dai
fiori e dai profumi di una primavera avanzata. Tornavano finalmente imorbidi pendii
della montagna di casa, e i campi delle sue fioriture, dove appezzamenti di
violette gialle facevano concorrenza ai dominantitoni verdi dell’erba. Finalmente potevamo tornare ad ammirare tutta quella immensa bellezza.
domenica 3 maggio 2020
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento