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Il Monastero rupestre di Sant'Onofrio al Morrone, l'ultimo eremo di Celestino V
Erano passati
settecentodiciannove anni da quando Carlo Martello salì le scalinate rocciose
dell’Eremo di Sant’Onofrio per
raggiungere un eremita che aveva come dimora una
grotta e come giaciglio una cavità scavata nella pietra. Quell’umile eremita era
fra' Pietro Angeleri, futuro papa Celestino V, colui che dopo appena due anni
di pontificato operò il gran rifiuto, rigettando il
potere conferitogli dalla
chiesa nella speranza di finire i suoi anni nei luoghi della vera ricchezza: nella
sua amata Majella, aspra e
selvaggia, dove l’uomo poteva veramente entrare in
contatto con Dio attraverso il sublime tramite della terra. Ora, su quelle
scalinate, giaceva l’esile ombra dei fiori di cisto rosa, che con i suoi petali
sgualciti ricordava maggiormente l’effimera durata
della vita. Il sole batteva
su quella costa rocciosa, esaltando l’odore dei pini nei pressi dell’eremo. Tutto
era chiuso, tranne
l’accesso alla piccola grotta di Celestino V. Quella piccola
cavità tratteneva la memoria del Santo, che come materia sacra ne
rivestiva
tutto l’interno. Le preghiere dei fedeli si incidevano sulla croce e sul volto
del Cristo, erano divenute le ferite della sua
carne, il fardello lasciato in
custodia a chi si prega affinché porti la cura. Il silenzio del mattino
amplificava la memoria di quella
cavità, che per secoli aveva raccolto gli echi
delle preghiere: anche se le voci si erano perse nel momento del parlare l’essenza
di quei pensieri era rimasta fissata sulla pietra. Il giaciglio di fra’
Celestino era stato lisciato da quelle voci, la sua memoria era
immortale, la
sua materia era finalmente la materia
stessa della grotta.
Mi piace molto lo stile in cui pubblichi i tuoi articoli, Sara. Ammetto che oggi ho fatto un tour nell Internet su diverse parti del Parco Nazionale della Majella, grazie al tuo articolo da ieri. Questa storia è molto interessante, e molto belle le tue foto. Saluti!
RispondiEliminaGrazie Patzi, l'Abruzzo è una regione unica, e non lo dico solo perchè ci vivo. Questa è una terra dove la storia, la tradizione e il mistero si uniscono alla bellezza differente di tanti tipi diversi di ambienti naturali...
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