La Baia delle
Zagare e quella di Vignanotica trovavano congiunzione attraverso un percorso
panoramico di grandebellezza, affacciato sul Mare Adriatico e custodito dall’ombra
dei pini d’Aleppo. Le parti esposte al sole godevano del profumointenso del
rosmarino selvatico, che grazie alle miti temperature dell’alta pressione (più vicine all'estate che allaprimavera) esaltava maggiormente la sua essenza. La
costa orientale del Gargano si vestiva di falesie di calcare bianchissimosormontate
da scoscese coltivazioni di uliveti poste a strapiombo sul mare, un equilibrio al limite
delle possibilità umane nelrendere coltivabili anche i terreni più estremi. Una
biforcazione del sentiero scendeva a trovare sfogo nella Baia di Vignanotica,scoprivamo
un luogo che manteneva inalterato il suo aspetto selvaggio, definito da perpendicolari
perfette di maestose falesie.La spiaggia correva sotto quel muro naturale
rubando al mare pochi metri, mentre sulle nostre teste volavano falchi
pellegrini,gheppi e corvi imperiali. Oltre a noi, c'erano soltanto pochi turisti stranieri a godersi il mare
di primavera, silenziosi nel loro riposoe rispettosi della nostra terra. Nelle ore più calde trovavamo riparo dall'intensità del sole all’interno
delle tante grotte nella paretecalcarea, solo l’acqua gelida di un bagno precoce ci ricordava la stagione
attuale, per il resto era come se fosse già iniziata l’estate.
lunedì 29 aprile 2013
Il sentiero tra la Baia delle Zagare e la Baia di Vignanotica nel Parco Nazionale del Gargano
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Bellissimo! Hai fato un bel percorso! Mi piace. Saluti.
RispondiEliminasì la zona del Gargano è molto bella, nonostante sono tanti anni che la frequento questa è stata la prima volta che ho compiuto questo percorso
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