domenica 7 aprile 2013

Anello da Filetto a Monte Ruzza

Le vie della monticazione si svelavano sotto il peso delle nuvole, tutte quelle tonalità grigie vestivano montagne e vallate, elasciavano percepire la primavera giusto dalla presenza dei crochi, molti di essi erano chiusi a causa dell’umidità, e sipiantavano nel terreno come piccole presenze. Il Tempietto di Sant’Eusanio sui piani di Fugno mostrava a distanza di pochi anniun ampliamento della struttura, lo stazzo adiacente accoglieva una stalla e non tradiva la sua funzione tradizionale: accadevaadesso come accadeva nel passato che una chiesa di montagna diventasse ricovero pastorale, ma non mi aspettavo una cosa delgenere anche ai giorni nostri. Dal crinale di Monte Ruzza lo sguardo si apriva maggiormente sulle vallate sottostanti,ricamate da carrarecce lunghe e solitarie, le nuvole tendevano sempre più a dissolversi rivelando così ulteriori panorami. Laneve resisteva solo in pochissimi punti, ormai la primavera era giunta e si percepiva nonostante il maltempo e le precipitazioni.Andavamo alla ricerca del sentiero di congiunzione tra i Piani di Fugno e l’abbazia di San Crisante, tutto si perdeva nell’inganno dipoche tracce di animali: quello che un tempo viveva la continua frequentazione dell’uomo ormai giaceva nel silenzio di stazzi semi-abbandonati, inglobati nella natura e vissuti solo di passaggio.

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