Pizzo Marcello da Anversa degli Abruzzi sulle Gole del Sagittario

Le Gole del Sagittario si animavano della bellezza di quell’enorme squarcio di montagna, dal basso partivano altissime pareti verticali che si disponevano come le voragini di un imbuto.Castrovalva si incastonava con le sue pietre su di un crinale roccioso, così simile nella fattezza e nella cromia appariva come un’estensione della montagna stessa. Salivamo da Anversa degliAbruzzi, lungo il percorso che conduceva alla sua Croce, e tutto si amplificava mano a mano che innalzavamo il nostro punto di vista, tra i sassi scoscesi e l’ombra dei pini. Alcune lingue di nevetrattenevano a malapena gli ultimi sentori dell’inverno, ormai ogni cosa tendeva ad infondersi della mite quiete della primavera, con le viole selvatiche e i bellissimi fiori dell’erba trinità. PizzoMarcello era una delle cime minori di tutto il costone roccioso, la sua bellezza era indiscutibile, con il suo balcone naturale così privilegiato sulle Gole del Sagittario. In lontananza la Majellafaceva sentire la sua presenza con la sua mole grandiosa, così scandita dai chiaroscuri delle rave innevate, mentre Monte Genzana, così vicina, si lasciava accarezzare dallo sguardo checorreva lungo tutto il suo crinale, fino a perdersi poi nei riflessi di luce che vibravano sul Lago di Scanno. Questa escursione è stata la prima che ha organizzato Marco, un mio amico che da poco èdiventato un accompagnatore del CAI di Sulmona, davvero non potevo mancare questa occasione che mi ha permesso di conoscere un luogo bellissimo. Grazie Marco, mille auguri per la tua nuova attività!