mercoledì 18 aprile 2012

Le sorgenti del Fiume Vera

Ci sono alcuni luoghi che nonostante siano facilmente accessibili riescono tuttavia a mantenere inalterate le loro caratteristiche di ambiente incontaminato, a trasmettere la loro energia, e a porre una sospensione allo scorrere del tempo. Le vie d’accesso dei paradisi semplici si nascondono nella quotidianità di strade e paesi, a voltebasta solo girare un angolo e scoprire qualcosa in grado di togliere il fiato perché capace di comunicare direttamente all’anima la meraviglia di cui si veste. La breve strada che conduceva alle Sorgenti del Vera mi era rimasta nel cuore, ricordavo i ranuncoli e il profumo dei fiori di caprifoglio, tra l’ombra refrigerata dall’acqua, ilsilenzio delle cartiere e le alghe filiformi mosse dalla leggera corrente. Quel breve sentiero si inabissava in una foresta di alberi completamente rivestiti dalle edere, il verde predisponeva tutto il suo potenziale, così impreziosito dal giallo del tarassaco. Cominciavano i farfaracci e cominciavano le ortiche, a breve tuttala vegetazione sarebbe salita un metro da terra, rendendo così ancor più prezioso quel piccolo sentiero. Ero felice nel constatare un recupero del luogo, avevano pulito il percorso e tolto alcune piante che si erano spaccate a ridosso del fiume, tutto appariva più armonioso e curato. All’ingresso del sentiero un cartelloesplicava tale intervento. C’è molta storia intorno al Fiume Vera, le sue acque hanno dato la vita a cartiere che hanno prodotto anche filigrana, gualchiere, rameria e soprattutto mulini. Le stesse acque hanno servito le lavandaie, i contadini. Qualcuno ancora ricorda il battere dei magli giorno e notte, lo stridoredelle macine dei mulini e il cicaleccio delle lavandaie. Ora il fiume scorre silenzioso, non ha molto da fare solo essere oggetto di osservazione dai naturalisti e di studio da parte dei ricercatori. La qualità dell’acqua è elevata così come la condizione di equilibrio ecologico, che permette laconservazione di un’area naturalistica di bellezza unica. Il progetto “Riserve in cammino” ha avuto l’obiettivo della conservazione e della riqualificazione dell’habitat. Gli interventi sono stati così identificati: conservazione patrimoniale: taglio della vegetazione ridondante della fascia golenale; sistemazionecon interventi di ingegneria naturalistica e di messa in sicurezza; realizzazione di cartellonistica informativa; eliminazione di detrattori del paesaggio; predisposizione per l’informatizzazione delle procedure di acquisizione e gestione dei dati naturalistico-ambientali. Il progetto è stato finanziato con fondi CIPE dellaProvincia dell’Aquila, cantierati dal Comune dell’Aquila, Settore Ambiente dall’11-9-2010 al 12-11-2010. Il contraente per la realizzazione dagli interventi è stata la Cooperativa ACF S.c.a.r.l. di Assergi. (Testo tratto da un cartello informativo del luogo affisso dalla Provincia dell’Aquila).

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