sabato 1 gennaio 2011

Monte Cristo dalla cresta sopra Valle Fredda e il brindisi d'inizio anno

La fine e l’inizio sono la concatenazione di due attimi diversi e sequenziali, sono la crisi e l’evoluzione, sono la metabolizzazione e la progressione. Sono l’alfa e l’omega. Sono il punto di contattodella testa e la coda di un antico Ouroboros. Facciamo parte di un tutto meraviglioso posto sempre in divenire, un’evoluzione continua di bellezza e Natura accogliente. La consapevolezza èl’unica chiave per il punto di vista perfetto, altrimenti solo l’allucinazione potrebbe emozionare. Come ho brindato ieri sulla cima di una montagna per salutare l’anno appena passato, cosìvolevo farlo oggi, per dare il benvenuto a quello nuovo. Non m’importava con chi, dove e come, l’importante per me era andare, anche da sola. Sarebbe stato bello condividere questomomento con le persone a me più care, ma la loro assenza tuttavia non mi rattristava, anzi, era solo un altro sapore. Dalla cima di Monte Cristo la vista correva sui profili evanescenti dellemontagne, che, resi ambigui dalla nebbia, apparivano e scomparivano come dei segreti sussurrati. Le nuvole sopra di me erano generatrici di ombre, serravano il cielo in giochi dichiaroscuro, e liberavano la luce solo su Campo Imperatore. Tutto era talmente bello da commuovermi, adesso sì che desideravo condividere tutta questa bellezza, ma ero sola. Nello zainoportavo un’ottima bottiglia di Spumante, nemmeno il tempo di stapparla per brindare con il mio cane, che vedo apparire la sagoma di una persona salire dal lato della Fossa di Paganica. Poiun’altra. Poi un’altra e un’altra ancora. In tutto erano otto ragazzi fiorentini venuti a passare il capodanno in Abruzzo: è stato un piacere per me brindare con loro al nuovo anno! La vita senzasogno non varrebbe nemmeno la pena di essere vissuta. Sono i sogni che generano la nostra realtà, che ci incanalano nei percorsi da intraprendere e nelle intuizioni da seguire. L’ironia poi fa tuttoil resto, donando la giusta leggerezza per il mantenimento della felicità. Non poteva esserci inizio migliore per questo nuovo anno, le amicizie che nascono in montagna poi sono sempre molto belle.La sera, mentre eravamo a cena tutti insieme, felicissima di un loro invito, uno di loro mi fa: “ma tte ‘he ‘azzo ‘i fa’evi da ssola ‘ol ‘anino ssulla ‘ima di una montagna ‘o ‘na bbottiglia sspumante ‘n mano??!”   :-)

4 commenti:

  1. Ciao Sara, sono Luca, il marito della Lucia, uno degli 8 Fiorentini conosciuti il Primo dell'anno. Complimenti per il blog, e se vuoi una traccia audio corrispondente alla frase finale, posso registrare Andrea e spedirti il file.
    Comunque è vero: in montagna si conoscono persone speciali!
    Ciao

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  2. MAGARI!!! :-) Non sai che piacere è stato per me incontrarvi lassù e brindare insieme al nuovo anno!! Ma a proposito della frase finale, l'ho scritta bene?
    Mi raccomando fatemi sapere quando tornate da Firenze così ci organizziamo per andare tutti insieme in montagna, già so che ci divertiremo tantissimo! Un saluto a tutti e un abbraccio forte forte a Lucia!! :-)

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  3. Sempre poetica.
    Complimenti Sara
    ciao e buon anno
    Italo

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  4. Grazie Italo!!
    Tantissimi auguri a te e cari!! :-)

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