domenica 16 gennaio 2011

Le Cascate del Ruzzo e il Castello di Pagliara

Il fiume Ruzzo è una risorsa idrica molto importante sia per Teramo che per il resto della Provincia, perché da circa 70 anni li alimenta di acqua, grazie alla complessa ideazione dell’acquedotto che annota la paternità dell’ingegnere Alfonso de Albentiis. Ilprimo salto visibile, nonostante la facile accessibilità, non perdeva le sue naturali caratteristiche, ma manteneva il sapore selvaggio dell’origine, davvero un piccolo paradiso carico di colori meravigliosi. Lo scroscio delle acque si timbrava talmente tanto dienergia da essere rigenerante per la testa, quasi non riuscivo a staccarmi da lì, quello scroscio d’acqua così potente mi faceva stare davvero bene. Il salto superiore della Costa dei Baroni era ancora più bello, si caricava dei colori al limite dell’allucinazione:il rosso vibrava più di tutti, si accostava al turchese e al verde intenso, dando illusione di primavera. Non ho mai visto una zona d’ombra così luminosa: nonostante l’esposizione a Nord (siamo nell’ombra di Monte Brancastello e Monte Prena, da cui sgorga ilFiume Ruzzo) tutto si irradiava in maniera ariosa e limpida. La calda temperatura di oggi ci allontanava dall’inverno: l’erba addirittura si rinverdiva, scoprendo, di tanto in tanto, anche timide margherite. Il Casello di Pagliara si addossava su di unpiccolo rilievo poco distante. Lassù, assieme a quei ruderi, c’era la presenza di una piccola chiesetta, che con la sua bellissima posizione, ammirava quasi tutto il lato Nord del Massiccio del Gran Sasso. Un cartello del Parco riportava le seguentiinformazioni: Santa Maria a Pagliara. Il primo impianto del castello risale al IX secolo. Appartenne ai Conti di Pagliara o di Collepietro, illustre casato dal quale provenne S. Berardo, vescovo di Teramo dal 1116 al 1122. La famiglia ebbe illustrirappresentanti fra i quali risultano numerosi abati, guerrieri e uomini di stato ed ebbe il dominio su buona parte della Valle Siciliana per circa 5 secoli. La nostra chiesetta, S. Marie de Paliaria, la troviamo sulle decime del 1324. Se molte sono lenotizie dei secoli successivi sul castello, sul feudo e sui feudatari di Pagliara sono invece piuttosto scarse quelle sul nostro luogo di culto. Quando Fra’ Nicola vi giunse, nel 1825, trovò la chiesa completamente diruta e la ricostruì aggiungendovi una parteabitativa. La prima domenica dopo Pasqua i fedeli di S. Massimo, frazione di Isola del Gran Sasso, e in misura minore quelli dei paesi vicini, si recano sul colle per i festeggiamenti in onore alla Madonna. Questa data non è fissa e se il cattivo tempo nonpermette questa breve scampagnata, la festa viene rinviata di settimana in settimana.

2 commenti:

  1. ciao,
    cercando sul web notizie sulla cascate del Ruzzo , mi sono imbattuto in questo meraviglioso blog. Credo che in futuro lo utilizzerò come "enciclopedia" delle cose d'Abruzzo per realizzare le pagine del sito http://abruzzofotografia.jimdo.com/ che sto realizzando con grande lentezza e... fatica.
    Complimenti sinceri per quello che fai e per l'amore che ci metti

    cordiali saluti
    Luciano
    lucianoparadisi@yahoo.it

    alcune altre mie foto qui:
    http://www.flickriver.com/photos/luciano_paradisi/popular-interesting/

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    1. Grazie Luciano, sei molto gentile. Ho visto le tue foto e volevo farti i complimenti perchè sono bellissime!!
      Sara

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