mercoledì 12 maggio 2010

Monte Nuria da Rocca di Fondi passando per il bosco di Fonte dello Spino


Oggi è il mio compleanno, e non c'è festa che regge il confronto con un brindisi in montagna. Come regalo ho scelto Monte Nuria (1888 m). Forse può sembrare stupida come cosa, ma mi ha sempre affascinato molto il suono del suo nome, quasi come se a pronunciarla si invocasse una divinità. Le strade per raggiungerla sono diverse, ma considerando la prospettiva del tempo, bello di mattina e piovoso nel pomeriggio, abbiamo scelto la via più breve: da Rocca di Fondi. I 900 metri di dislivello si concentrano di più nella parte iniziale e finale della salita, mentre quella intermedia risulta alquanto pianeggiante. Accantonata l'impettata iniziale, abbiamo trovato sollievo nello spettacolo che dava il Piano della Rocca: c'era una distesa immensa di margherite che scoloriva il prato di bianco! Non mi era mai capitato di vedere una cosa simile, evidentemente eravamo al posto giusto al momento giusto! (Per quante ne erano facevo quasi fatica a camminare perchè avevo paura di calpestarle). Ripreso il cammino ci spostiamo verso Est, dove rintercettiamo la carrareccia che conduce al Rifugio De Angelis Romolo Brig. Forestale (1450 m). Questo è uno di quei luoghi che merita il massimo rispetto: è accogliente, ben tenuto e aperto a tutti. Guardando la carta, da qui la cima di Monte Nuria (1888 m) sembra molto vicina, ma l'apparenza inganna: la distanza lineare di un chilometro si eleva abbondantemente oltre i 400 metri, in un bosco ripido dove foglie e fango rendono difficile la stabilità e amplificano mentalmente la distanza. Nonostante il mio talento a scivolare nel fango, stranamente oggi sono stata l'unica a non cadere! (PAPPAPPERO!). Che impressione salire il bosco e vederlo mutare stagionalmente, con la sua parte inferiore primaverile, verde e rigogliosa, mentre quella superiore ancora innevata e imprigionata dall'inverno. Arrivati sulla cima di Monte Nuria (1888 m), tra nebbia, vento e nuvole sempre più cupe, abbiamo purtroppo goduto poco il panorama, che si lasciava intuire, tuttavia, ad ogni squarcio repentino di nuvola (mi spiace di non aver portato la videocamera, era bellissimo quel gioco di bianchi... ma dovevo fare spazio al vino!)... Siamo riscesi subito. Avrei davvero tanto voluto proseguire per arrivare anche su Monte Nurietta (1884 m)... ma va benissimo anche così, quando non è il caso non è il caso... (tanto ci torno). Arrivati al rifugio ci siamo fermati un po' lì, a mangiare, bere e brindare. Il cielo cupo, nonostante brutto, sembrava volersi trattenere, e mi ero quasi illusa che avrebbe retto fino alla fine. A poco dalla macchina, invece, si è scatenato l'inferno! Ha buttato giù tanta di quell'acqua, tra pioggia e grandine, che mi è entrata fino alle ossa!! Ma va benissimo anche così, è stata una giornata splendida: il sole lo portavo dentro!

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