Ho sempre pensato al Sirente come ad una montagna inarrivabile, questo non tanto a causa della lunghezza del percorso, ma a causa dell'illusione scaturita dall'identificare la vetta nelle molteplici anticime che l'anticipano. La cima è sempre quella dopo (soprattutto se si parte da Rovere). Partiti da Ovindoli, e più precisamente dalla Valle d'Arano (1335 m), abbiamo intrapreso la carrareccia che sale subito dopo il piccolo ponte di pietra. E' una strada molto comoda che porta nei pressi del Prato del Popolo. Quanto mi fa strano pensare che tutta quella zona un tempo era sott'acqua: è facile scorgere sulle pietre disposte a terra, lungo la carrareccia, il profilo di antiche conchiglie e di altri fossili. Proseguendo oltre, ed ignorando soprattutto la vecchia segnaletica del CAI, siamo giunti nei pressi dello Stazzo di Cristo. Questa accortezza ci ha permesso di evitare i numerosi saliscendi che è solito offrire il Sirente. Siamo arrivati in vetta (2348 m) in maniera comoda, grazie alla neve che livellava per bene la superficie e che ci permetteva di fare dei passi regolari e controllati.
giovedì 29 aprile 2010
Monte Sirente dalla Valle d'Arano passando per lo Stazzo di Cristo
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con le mani giunte sotto al mento, chino la testa e ti ringrazio dei filmati d'acqua che hai postato.
RispondiEliminamax
addirittura!! grazie a te per questa immagine di ringraziamento! (un pò esagerato)..
RispondiElimina:-)
ma per curiosità: a quali filmati ti riferisci in particolare?
No, l'acqua e il suo rumore x me è intimamente potente.
RispondiEliminaIl grazie è figurativo ed è in tono. :)
il riferimento aprile 2010 (credo) Volpara
Ci son passato oggi di ritorno a casa, ho fatto rocca di mezzo, ovindoli fino a carsoli, venivo da l'Aquila.
Ho raccolto un paio di sassi con dei piccoli fossili incastonati...
ciao
max
sì è la volpara :-)
RispondiEliminadove sei andato di preciso oggi?