Scoprivamo
sulla costa di Trapani le montagne di sale, abbellite dai bacini della
decantazione delle saline. In questa area, dove il mare si confondeva con la
terra, la natura dava sfoggio di specchi rivolti al cielo, come se tale dialogo
volesse riguardare tutti glielementi del creato. Una condizione particolare di
nuvole donava rifrangenze pacate e luminose, mentre l’interno della Sicilia si animava
di tuoni e fulmini, visibili bene anche da dove ci trovavamo. Lungo il
litorale tra Nubia e Mozia quell’infinitadistesa di specchi comunicanti
sfumava dal bianco al rosa, accogliendo gabbiani, anatre selvatiche, aironi ed
altri uccelli protetti dalla Riserva. Istituita con decreto dell’Assessore Regionale Territorio e Ambiente n.257 dell’11 maggio 1995, èstata affidata in gestione all’Associazione Italiana per il WWF. La Riserva si estende su quasi mille ettari, suddivisi in zona A di Riserva (707 ha) e zona B di Pre-Riserva (278,75 ha). Il personale impiegato dall'Ente Gestore consta di 4 operatori disorveglianza e un direttore. Gran parte della Riserva include proprietà private, nelle quali piccole e grandi imprese esercitano la millenaria attività della "coltivazione" del sale. Il sito costituisce una delle più importanti aree umide costiere dellaSicilia occidentale; occupato in gran parte da saline coltivate in maniera tradizionale, con pantani e campi coltivati in aree marginali, le sue valenze biologiche sono plurime, interessando aspetti faunistici (uccelli, pesci, artropodi), floristici,vegetazionali. A queste valenze si aggiungono quelle paesaggistiche, etno-antropologiche, architettoniche, storiche. Tratto dal sito http://www.wwfsalineditrapani.it/.
domenica 1 settembre 2013
Sicilia - Le Saline di Trapani
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Le saline, in qualsiasi parte del mondo, hanno un paesaggio molto interessanti. In questo caso particolare, ho apprezzato molto le foto con i mulini a vento, sopratutto l´ultima! Che belle! Congratulazioni, e più abbracci.
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