Il
1 maggio del 1947 circa duemila lavoratori, soprattutto contadini, della Piana
degli Albanesi si erano ritrovati nell’avvallamento di Portella della Ginestra
per manifestarecontro il latifondismo. Da poco il Blocco del Popolo aveva
vinto le ultime elezioni per l’Assemblea Regionale Siciliana, si potevano
occupare le terre incolte e festeggiare la vittoria appenaconquistata.
Improvvisamente, dalle colline circostanti, partirono numerose raffiche di
mitra, la gente in festa e fiduciosa per il futuro si trovò persa e
terrorizzata, 11 persone morirono sulcolpo, mentre altre morirono in seguito
per le ferite riportate. Furono accusati i latifondisti, ma circa dopo quattro
mesi venne fuori la verità, che dietro
quelle mani portatrici di morte sinascondevano gli uomini del bandito
Salvatore Giuliano. Dopo anni, Portella della Ginestra ricordava quei morti
attraverso un’opera di land art, i nomi delle vittime si incidevano nella
pietrae portavano con sé il colore rosso del sangue. L’erba secca e i fiori di
cardo suggerivano la solitudine che provava l’uomo al cospetto dei terribili
avvenimenti, delle tristi memorie che ormai sonoaccadute e non si possono più
cambiare. Il vento portava nuvole e contrasti, mentre la memoria rimaneva fissa
sulla pietra.
sabato 31 agosto 2013
Sicilia - Portella della Ginestra
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Grande testimonianza e belle foto! Congratulazioni, Sara. Abbraccio
RispondiEliminaGrazie Patzy
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