Il versante da
Zafferana Etnea scopriva mano a mano le pendici del vulcano, la lunga strada
per il Rifugio Sapienza ne disegnava la superficie, attraversando i varchi di
vecchie colate. Quella terranera era l’origine della materia, il nulla da cui
tutto si generava, così come i cuscini d’erba da cui ripartiva la vita. Più salivamo
e più quell’antica lava diveniva polvere, fino a coprire i conisommitali con
la sintesi della creazione. Salivamo immaginando le tante somiglianze con la
luna, il suolo infinito dove sostava l’oblio, dove l’uomo non era in grado di
giudicare. Il magmaribolliva nel ventre della montagna, manifestando la sua
presenza nei fumi sommitali, mentre al di sotto il vento si perdeva tra i
vecchi crateri estinti ed altre montagne morte. Scoprivamo laneve sotto la sua
coperta nera: il Fuoco e l’Acqua avevano finalmente trovato insieme il riposo
attraverso l’evoluzione dei propri elementi.
martedì 27 agosto 2013
Sicilia - Monte Etna dal Rifugio Sapienza
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Splendida descrizione per un'escursione che mi ha sempre incuriosito.
RispondiEliminaGrazie Giuliano. Questo pare sia il versante più turistico, due anni fa ci sono andata dal versante di Linguaglossa (Piano Provenzana) e devo ammettere che da lì tutto appariva più aspro, ma eravamo arrivati molto più in alto. Quando andrai portati un paio di scarponi vecchi perchè le suole verranno molto logorate dalla terra lavica, molto tagliente
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