domenica 11 agosto 2013

Anello di Monte Corvo

La valle del Chiarino refrigerava le sue zone d’ombra grazie al corso del fiume, quell’acqua gelida era in grado di creare unmicroclima all’interno del bosco totalmente diverso da quello che era fuori. Il calore del sole premeva sulla grande vallata aperta,tanto da indicarci come miglior percorso per Monte Corvo il suo filo di cresta, dove il vento movimentava l’aria e donavarefrigerio. La lunga dorsale panoramica lasciava scoprire fin da subito alte prospettive, il nostro sguardo incrociava quello dellealtre montagne dandoci la sensazione di cavalcare la schiena di un gigante. Da ogni angolazione scoprivamo panorami esposti digrandissima bellezza, aperti al di sopra di boschi e vallate: lo sguardo si soffermava nelle prossimità del nostro cammino perpoi scivolare a valle verso interminabili pendii ammantati di falasco. La parte sommitale di Monte Corvo si vestiva del grigiochiarore degli sfasciumi: la roccia era alla ricerca della stessa tonalità delle nubi, che il vento giocava a stendere da un lato dellamontagna, allungando così la percezione della terra. Su quel suolo lunare si compiva un lungo filo di cresta, sempre più tagliente indirezione della Sella di Monte Corvo, dove le correnti ascensionali compivano frenetici tragitti verticali, segnando un nettocontrasto visivo da un lato e l’altro della montagna.


4 commenti:

  1. Grazie a te possiamo davvero conoscere, nelle tue pubblicazioni, questa natura grezza ! Quanti luoghi nascosti, sconosciuti e da scoprire! Bellisimo tutto! Abbraccio.

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    1. ce ne sono così tanti di posti ancora da scoprire, spesso anche quelli che si crede di conoscere possono essere visti con occhi nuovi. Grazie per il tuo commento :-)

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  2. poesia di cresta... complimenti per gli scenari immortalati con la macchina fotografica e le parole!

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