domenica 2 giugno 2013

Le Gole e le Marmitte dell'Orta, la Piana dei Luchi e nei dintorni di Bolognano

A volte la bellezza è in grado di concentrarsi talmente tanto da divenire orribile. Il sublime nasconde dentro di sé quella attrazione profonda verso le cose inaccessibili, verso quelladimensione divina e disumana in grado di non essere colta dagli esseri mortali. Le Gole dell’Orta erano così, appartenevano a qualcosa definito oltre il limite umano, dove la Natura davamaestoso sfoggio dei suoi potenziali, scavando vallate e scolpendo montagne, isolate e verticali come menhir nella Piana dei Luchi. L’antico bosco di Luco, sotto San Tommaso diCaramanico, portava nel nome la sua condizione sacra, la magia degli antenati rimaneva tramandata attraverso il ricambio delle stagioni e il rispetto del territorio. Attraverso di essoraggiungevamo sentieri anonimi in prossimità delle Marmitte dell’Orta, dove la vegetazione svaniva per dare adito alla roccia scavata dal corso del fiume. Quella materia dura era stata solcatadall’acqua in profondità, tra cisterne e mulinelli si creavano sifoni dove la corrente del fiume non dava scampo a chiunque vi si inoltrasse. Sull’orlo di quelle cisterne si avvertiva la bellezzaassoluta dell’inaccessibile, la vertiginosa inquietudine del seducente richiamo del Sublime. Il fiume Orta correva per chilometri e metteva in comunicazione diversi paesi nel versanteoccidentale della Majella. Tra questi Bolognano si innalzava a strapiombo sulle sue gole altissime, indicando come punti d’interesse la Grotta dei Piccioni e la Piscina Naturale. Ormai isentieri si perdevano nel folto delle ortiche, quel bellissimo paese giaceva soltanto appena nella memoria ridimensionata di Joseph Beuys. Trovavamo ovunque la condizione dell’inaccessibile: laGrotta dei Piccioni era blindata da doppi cancelli e la Piscina Naturale era irraggiungibile a causa della forte portata del fiume eventualmente da guadare, ogni cosa pareva destinata ad essereammirata da lontano. Guardavamo tutto dal nostro spazio, i nostri limiti erano il potenziale massimo della nostra esistenza.
 

1 commento:

  1. Natura è stata molto gentile per Bolognano. Ho visto molte immagini di bellissimi siti naturali lì. E la tua pubblicazione è una testimonianza di questo. Saluti, Sara, bel percorso.

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