La
Linea Gustav correva lungo la dorsale appenninica e portava con sé il filo
della memoria. Le stragi della Seconda Guerra Mondiale parevano ormai lontane
dalla bellezza delle montagne, eppure vivevano ancora negli occhi degli ultimi
bambini della metà del Novecento. Un progetto intendeva commemorare levittime
degli eccidi nazisti nella regione, con escursioni in montagna nelle prossimità
dei paesi di Ortona, Capistrello, Filetto, Onna e Pietransieri. Monte Viglio
apparteneva agli abitanti di Capistrello proprio come fanno tutte le montagne
che sovrastano i paesi, diventano punti di riferimento e diappartenenza perché
sono le elevazioni più alte più vicine al cielo, i punti liminari dove proferire
a Dio. “Era fine maggio. Erano gli ultimi
giorni della guerra, alcuni contadini, che intendevano mettere in salvo il
proprio bestiame ed evitare che i tedeschi e i fascisti potessero perpetrare
rappresaglie sulla popolazione perla loro resistenza, andarono a rifugiarsi in
montagna. Molti partirono all’improvviso, di notte, dopo aver dato un
frettoloso abbraccio ai familiari; tutti pensavano di poter tornare presto,
liberi, per ricostruire la città e lavorare i campi. Tutti avevano una grande
speranza nel cuore, invece molti non tornarono, nonrividero più i loro cari.
Fu un giorno infausto, il giorno della SS. Trinità, il 4 giugno del 1944. La
mattina, verso le sette, i contadini sulle montagne di Luco erano intenti a
mungere le pecore, altri accudivano ad altre faccende, qualcuno di guardia era
distratto. All’improvviso una voce straniera disse qualcosa,tutti si voltarono
e videro facce di stranieri e di traditori, tutti con l’arma puntata. Nessuno
si poté muovere. Gli armati ordinarono qualcosa, tutto a bassa voce,
evidentemente avevano paura degli altri contadini sparsi per la boscaglia. La
colonna si incamminò. Un tedesco ordinò a dei fascisti diprendere le bestie;
questi, per la fretta e la paura ne presero solo una parte e seguirono la
colonna. I contadini e i prigionieri incolonnati, con le mani alzate
camminavano, sperando ognuno di trovare il posto più adatto per fuggire. Ma più
avanti erano gli altri tedeschi e fascisti che rafforzavano la colonna di guardia.La ribellione e la fuga risultarono impossibili. I trentatré contadini e i
prigionieri furono portati nella rimessa della stazione ferroviaria di
Capistrello. Tre tedeschi ebbero un breve colloquio ed uno di loro indicò una
fossa di bomba antistante lo stabile, l’altro annuì. La terribile decisione era
presa. I contadinivennero fatti uscire uno per volta. Venivano portati
sull’orlo della fossa e due gendarmi, a breve distanza, sparavano alla nuca. Cadde
il primo, cadde il secondo, il terzo contadino tentò la fuga, scappò, a dieci
metri lo raggiunse una scarica e rimase lì. Venne il quarto, poi il quinto, il
sesto, …... Passarono i giorni,furono pianti. Finché il giorno dell’arrivo
degli alleati si scoprì la macabra sciagurata realtà”. (Il testo citato è
stato tatto da qui).
Di
seguito il programma di Montagna Memoria Abruzzo 2013. Nel 2013 MMA MontagneMemoriaAbruzzo è dedicato alla memoria degli
eccidi e delle stragi avvenute in Abruzzo nel corso della Seconda Guerra
Mondiale, lungo la famigerata Linea Gustav, che da Ortona attraversava la
dorsale appenninica da est a ovest fino a Cassino. Ed è proprio da Ortona che il
25 aprile, festa della Liberazione, avrà inizio questo trekking ideale, per
ricordare uno degli eventi più cruenti della liberazione dell'Italia da parte
delle truppe alleate e dei partigiani. Una battaglia i cui numeri parlano la
lingua della tragedia: vi rimasero vittime 1375 soldati alleati e oltre 1000
civili. Il 9 giugno MMA giungerà nella Marsica, a Capistrello, per commemorare
i 33 contadini trucidati dalle truppe tedesche in ritirata, mentre il 9
settembre ricorderemo l'eccidio di Onna e Filetto in una giornata dove
protagonisti saranno anche gli studenti delle scuole aquilane. Il progetto si
concluderà il 21 novembre per ricordare l'eccidio di Limmari, a Pietransieri,
partecipando a una significativa fiaccolata notturna che è sentita tradizione della
popolazione locale. MMA, inoltre, avrà una sua ulteriore tappa dal 26 al 28
aprile, in Freedom Trail, il Sentiero della Libertà al quale il Comitato
Scientifico del CAI Abruzzo ha dato la propria adesione, certo del valore
altamente simbolico di una manifestazione che raccoglie adesioni da tutte le
regioni italiane e che non poteva non riscuotere la giusta attenzione da parte
del CAI. Le tappe di MMA sono pensate con una struttura similare, comprendente
un'escursione sui luoghi della memoria e quindi incontri ed eventi a carattere
storico e culturale, con testimonianze e conferenze a cura di autorevoli
storici e personalità. I programmi sono stati elaborati d'intesa con le Sezioni
di riferimento, che sono L'Aquila, Ortona, Valle Roveto e Sulmona, che ringraziamo
per la collaborazione. (Stefano Pallotta, Presidente Comitati scientifico CAI
Abruzzo).
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