Monte Midia si
rivestiva di immense faggete, il bosco si estendeva per chilometri coprendo i
rilievi divisori tra l’Abruzzo e il Lazio.L’ombra della foresta donava
sollievo dal calore dell’estate, la luce a malapena filtrava tra i rami, mentre
al di sotto di essi tuttosi amalgamava con pochi riferimenti. La cima di Monte
Midia si liberava dalla vegetazione proprio nella parte sommitale, avestirlo
qui erano le fioriture tardive della primavera appena passata, ricche di profumi
e di bellezza. La Valle della Doganalasciava agli occhi uno degli scenari più
belli visibili dalla cima, mentre fitte distese di asfodeli ammantavano da
sopra a sotto illato esposto a Sud della montagna. Una lunga carrareccia
attraversava gli stazzi e tornava in direzione di Marsia, la naturaentrava in
contrasto con obsolete strutture in cemento armato, frutto della lottizzazione
selvaggia degli anni Sessanta. Quel luogo di grande bellezza pagava su di sé il
dolo dell’essere umano.
domenica 30 giugno 2013
Anello di Monte Midia da Marsia
Etichette:
marsia di tagliacozzo,
monte midia,
monti carseolani,
valle della dogana
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Splendido Abruzzo dai boschi del Monte Midia ai "deserti" della Maiella!!
RispondiEliminaGrazie Giuliano! :-)
RispondiEliminaè un aregione poco nota, peccato
RispondiEliminaLa poca notorietà porta con sé i suoi pro e i suoi contro, e spesso non riesco a capire verso quale direzione mostro preferenza... se da un lato mi piacerebbe pensare all’Abruzzo in grado di vivere di turismo dall’altro ho paura della maleducazione della massa. Mi piacerebbe pensare ad un Abruzzo sia abitato che visitato da gente civile.
Elimina