Il freddo polare si accentuava fortemente nelle ore del mattino, e proprio per questo avevo perso ogni compagnia, erano tutti restii a salire in montagna a causa del freddo e del maltempo. Ma un tentativo in fondo si poteva fare, almeno un giretto a Campo Felice, uno dei luoghi più sicuri in queste condizioni, pronosticate tra l’altro da un lieve miglioramento nel pomeriggio. Manomano che salivo la neve copriva tutta la strada alzandosi di spessore, vedevo le macchine dietro di me che rigiravano facendo inversione, lasciandomi da sola nel mio percorso. Mi sono ritrovata nel mezzo di una bufera di neve, non si vedeva nulla a un metro di distanza. Fortunatamente, dopo un po’, la presenza di una ruspa ha risollevato il mio umore facendomi compagniae tenendomi strada. Poi una macchina e poi un’altra, adesso eravamo almeno in quattro a salire su a Campo Felice. Una volta su al Valico della Crocetta, ho avuto ulteriore conferma di aver fatto bene a continuare a salire e di non rigirarmi. Proprio sul curvone della miniera ho incontrato degli amici del CAI dell’Aquila, erano lì in attesa del gruppo di aspirantiistruttori sezionali di sci fondo-escursionismo, perché tra oggi e domani avrebbero tenuto delle lezioni di formazione. La mia fortuna è stata quella che la bufera ha ritardato l’apertura degli impianti di discesa, costringendo buona parte delle persone a tornare in albergo per andare a cambiare gli sci, facendoli così ritardare. Altrimenti difficilmente mi sarei unita a loro. Lamia intenzione era quella di approfittare di qualche lezione fatta per bene. La maggior parte del gruppo di aspiranti istruttori veniva dalle Marche e dall’Umbria, eravamo in tutto una trentina, e solo quattro dall’Aquila. La tipologia dell’attrezzatura spaziava dagli sci da fondo a quelli di alpinismo a quelli di telemark e a quelli di escursionismo, davvero una varietà assortitadi condizioni! Ma in fondo sempre sci erano, accomunati tutti dal tallone libero, e così divisi in due gruppi abbiamo seguito le lezioni sulla pista Campo Felice, l’unica aperta. Il corso era stato organizzato dal CAI di Amandola, e devo ammettere che gli istruttori sono stati tutti molto bravi. Grazie a Giorgio Tassi, Franco Tossici, Federico Bordi e Marzia Palestini. Domani “proveremo” i brividi del telemark (o di quello che bene o male più gli si avvicina). Chissà…
sabato 18 dicembre 2010
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è uno dei blog più interessanti di tutta la rete, splendido.
RispondiEliminaaddirittura!!!! GRAZIE!!!!!!!! :-)
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