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giovedì 16 settembre 2021

Verso Sud

Tra spiagge nere e fiumare, antichi ponti e luoghi solitari, spostandoci di volta in volta verso Sud, fino a raggiungere l’Isola delle Correnti.Percorrevamo i vicoli di Marzamemi di notte, a filo del mare nero, che nel buio manifestava soltanto il rumore delle onde e i piccoli lumi dibarche lontane. I boschi di eucalipto scortecciati esaltavano il loro odore sotto il peso della pioggia, mentre nello sfondo si intravedevasempre il mare. È curioso a vedere che quasi tutti gli uomini che vagliono molto, hanno le maniere semplici; e che quasi sempre lemaniere semplici sono prese per indizio di poco valore. Lunghe strade assolate tra Modica e Capo Passero, alla ricerca dei ricordi, la Bellaestate di Cesare Pavere e la mia prima salita in bici sull’Etna, su quella montagna nera, da Zafferana a Nicolosi fino al Rifugio Sapienza,compiendo un anello sui declivi del vulcano, dove il verde dei cespugli a malapena accennati trovava un risalto straordinario. Scoprivamo labellezza del Lago Sirino, un luogo in cui ritornare, un piccolo bacino naturale colmo di acque e di quiete, dove tutto si conteneva in unavisione semplice e ordinata in grado di rasserenare l’anima. E il naufragar m'è dolce in questo mare.

martedì 4 giugno 2019

Il Lago Menta da Gambarie - Calabria

Da Gambarie seguivamo strade solitarie che salivano e scendevano nel cuore boscoso dell’Aspomonte, tra pini calabri e faggi, sotto una fittaombra che nelle radure dava sfogo al profumo delle ginestre. Il Lago Menta si incuneava nel suo bacino artificiale custode di 18 milioni dimetri cubi d’acqua, una mole grandiosa in equilibrio sulla Fiumara Amendolea, che si lasciava ammirare e al contempo riflettere sul suoenorme potenziale. Seguivamo la sterrata che ne costeggiava dall’alto le rive, la suggestione dell’ambiente così solitario e selvaggio dominava sututto. 

lunedì 3 giugno 2019

I ruderi di Cirella vecchia - Calabria

I ruderi di Cirella vecchia sorgevano sul monte Carpinoso, persi nel silenzio assolato dei primi caldi di giugno. La sua edificazione risalivaal IX secolo, allorquando cruente incursioni saracene spinsero gli abitanti ad abbandonare il sito prospiciente la costa per ritirarsi suquesta posizione più sicura. Gli storici riconoscevano influenze bizantine, sveve e angioine, tra le importanti strutture del castello, dellachiesa e della doppia cinta muraria. Vennero i terremoti e le pestilenze, vennero i pirati, le truppe napoleoniche, e quelle britanniche, unsuccedersi di calamità e di devastazioni che portarono la cancellazione definitiva di quel piccolo abitato. Un esiguo sentiero percorreva quelleantiche spoglie, erano vie strette da una vegetazione rigogliosissima, ora impreziosita da fiori e profumi. Lo sguardo attraversava quelpassato per poi trovare slancio verso il mare, testimone di tutta quella memoria, portatore sia di vita ma anche di sventure.

domenica 2 giugno 2019

La notte di Diamante - Calabria

La notte di Diamante si apriva verso il mare sotto gli ultimi toni violacei del tramonto, quelli liminari sulla soglia della notte, che spegnevano il giorno lasciando schiudere, ad una ad una, la fiammelladi ogni stella. Il rifesso della luna si rivelava sulle dune generando ombre leggere, trovavano risalto i gigli che con fare silenzioso lasciavano adesso procedere il loro profumo. La risacca rientrava lentacon piccole onde, noi eravamo tra il flebile rumore del mare, la quiete e il respiro di una notte stellata.