La Grotta del Secchio custodiva tra i suoi meandri la bellezza
delicata delle concrezioni: vele ed eccentriche, colate e festonature, capellid’angelo su stalattiti convolute, e ovunque il riverbero brillante della calcite.
Ritrovavamo la sua bellezza intatta, fortunatamente custoditadalla sua
difficile localizzazione. Vi era acqua in molti passaggi, di cui uno
completamente allagato verso la fine del laminatoio che ciimpediva di
raggiungere il Fiume Fossile, ma nonostante tutto quella enorme bellezza era in
ogni angolo, spiraglio o fessura, era unacreazione divina della Terra, di cui
tutti gli speleologi a conoscenza ne erano gelosi.
lunedì 29 gennaio 2018
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