La Piana di Amplero conteneva un bacino di nebbia che gradualmente
scopriva la sua parte bassa, mostrando il pascolo lento dei cavalli e ildisegno articolato di un rivolo in fuga verso l’inghiottitoio. A monte di un
piccolo colle il bosco custodiva i resti della “Giostra”, una zona diculto racchiusa
da una cinta fortificata, dove una cisterna, un edificio rettangolare, un
santuario ed un deposito votivo erano il cuore diquell’area sacra al popolo
dei Marsi. Negli anni ’70 e ’80 una campagna di scavi portò alla luce molti
reperti e oggetti votivi, interrati non solosul colle ma anche nel resto del circondario:
vi erano moltissime tombe, numerose lapidi e stele, un bellissimo letto d’osso
e le famose“gambe del diavolo”, elementi tuttora custoditi al Museo
Archeologico Nazionale di Chieti. Benché non vi fossero più quei reperti, ma
solobasamenti di mura anonime e sassi dismessi, quell’area continuava a mantenere il suo
fascino sacrale, forse suggerito dalla suggestione del vagare di anime dell'antico popolo dei guerrieri marsi.
sabato 6 gennaio 2018
La Giostra sopra la Valle di Amplero
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belle foto. Nel 1976, epoca del rilievo topografico, era così. Fausto Colucci, Giuseppe Grossi, Vincenzo Grande.
RispondiEliminaGrazie per l'apprezzamento, è un privilegio per me riceverlo da voi.
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