La Grotta di
Sant’Angelo nei pressi di Palombaro si apriva alle pendici del Monte Macinarelle, nel
versante orientale della Majella, svelando tra i boschi bruniti d’autunno il
candore del suocalcare bianco. Il vasto
androne naturale accoglieva i resti absidali di un’antica chiesa del 1200, che
nonostante lo scorrere dei secoli mantenevano ancora i ricami di una finestra a
stromboe la coronatura di archetti pensili. Diverse vasche scolpite nella
roccia erano dedicate alla raccolta delle acque: la tradizione narrava il precedente
culto della dea Bona, venerata da giovanimadri col rituale di bagnarsi i
seni per favorire l’abbondanza di latte. Sui resti dell’antico santuario pagano
venne poi edificata la chiesa legata ai culti di Sant’Agata e San Michele
Arcangelo, maogni documentazione era andata perduta, rimaneva soltanto una attestazione
del 1221 per mano di Onorio III.
domenica 25 ottobre 2015
La Grotta di Sant’Angelo in Palombaro
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