La
Grotta della Beata Vergine di Frasassi accoglieva nel suo maestoso androne una
magnifica chiesa a pianta ottagonale,impreziosita al suo interno da un altare
in alabastro ed una Madonnina in marmo bianco, entrambi attribuiti ad AntonioCanova.
Poco distante un vecchio oratorio si addossava alla montagna, era il santuario
di Santa Maria Infra Saxa, cheutilizzava la roccia come una parte delle sue
pareti. Tutto l’ambiente era stato frequentato fin dalla preistoria, ricco diinteressanti valenze naturalistiche e caro alla tradizione popolare, era l’accesso
basso per la Grotta del Mezzogiorno. Numerosecorde si armavano alla roccia per
fornire la didattica dell’ambiente ipogeo, l’attenzione per quei passaggi obbligatiriempiva tutti i pensieri, mentre al di fuori di quel grandioso androne una pioggia incessante esaltava
la protezione della montagna.
Attività
inerente al XX Corso di Introduzione alla Speleologia a cura del Gruppo Grotte
e Forre “Francesco de Marchi” del Club Alpino Italiano – Sezione dell’Aquila.
Un ringraziamento particolare va al Gruppo Speleologico Senigalliese che ha armato tutte le vie della palestra.
Un ringraziamento particolare va al Gruppo Speleologico Senigalliese che ha armato tutte le vie della palestra.
Nessun commento:
Posta un commento