Le esalazioni
sulfuree avevano cesellato una meravigliosa pelle di leopardo sulle pareti di
Grotta Bella, ogni spazio di quella superficie era ricamata da arabesche vermicolazioni
diargilla. La pioggia aveva attratto verso l’ingresso numerosi geotritoni, la
loro natura lenta si lasciava indagare e scoprivamo la bellezza indifesa di
alcuni dei più bei abitantidel buio perenne. Alcuni insetti si rintanavano nei buchi
disturbati dalla nostra presenza, la grotta si articolava in diversi passaggi e
l’odore di zolfo ne caratterizzava ogniambiente. Fuori da quella cavità il
buio si scostava dal silenzio della notte, la pioggia scendeva ed alimentava le
acque del fiume Sentino.
Attività inerente al XX Corso di Introduzione alla Speleologia a cura del Gruppo Grotte e Forre “Francesco de Marchi” del Club Alpino Italiano – Sezione dell’Aquila.
Attività inerente al XX Corso di Introduzione alla Speleologia a cura del Gruppo Grotte e Forre “Francesco de Marchi” del Club Alpino Italiano – Sezione dell’Aquila.
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