La Grotta del
Colle nei pressi di Rapino era uno dei santuari più importanti dell’antico
popolo italico dei Marrucini. Moltissimi rinvenimenti archeologici ne
testimoniavano una frequentazionefin già nel Paleolitico Superiore, nel Neolitico
e nell’Età del Bronzo, ma è nel periodo italico che questa maestosa cavità
assume la sua più grande valenza, testimoniata dal rinvenimentodella statua
della Dea di Rapino e della Tabula
Rapinensis, una lamina bronzea che portava incisi i vocaboli latini dell’antico
gergo marrucino sull’istituzione della prostituzione sacra neltempio di Giove (informazioni).
Quella maestosa cavità naturale si impreziosiva di tantissime stalattiti
coperte di muschi, più fitti e rigogliosi nei pressi dell’ingresso, dove i
resti dell’antica EcclesiaS. Angeli ad
Cryptas si coprivano anch’essi di una vegetazione incontrollata. Numerose
leggende popolari la animavano di suggestione tramandando storie di cunicoli e
tesori nascosti,visioni purtroppo disilluse da una realtà che la vedeva
abbandonata e deturpata dagli interventi per la sua “valorizzazione turistica”
(cit. Eremi d’Abruzzo - CarsaEdizioni) che la colmava di passerelle in ferro arrugginite,
in pieno degrado, e nessuna struttura ricettiva. Per maggiori informazioni
sulla Grotta del Colle: Sanniti Marrucini e Peligni a Rapino.
domenica 25 ottobre 2015
La Grotta del Colle di Rapino: il Santuario dell'antico Popolo Italico dei Marrucini
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Sono appena tornato dall'avventura nel cercare di accedervi con famiglia al seguito pensando fosse facile arrivarci. Nessuna indicazione e vegetazione davvero fitta che hanno infine fatto desistere. Conto di tornare quando mio figlio sarà più grande. Qualche indicazione in più sarebbe davvero d'aiuto.
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