Ripercorrevamo
uno dei tragitti più belli del Fiume Aterno, alla scoperta della sezione
territoriale che riguardava Beffi e Goriano Valli, le cui torri si
fronteggiavano da un lato e l’altro del fiumecontrollando strategicamente l’accesso
alla Valle Subequana. Nel Medioevo queste torri di avvistamento
caratterizzavano gran parte della vallata, la loro posizione strategica su
creste ed alturegarantiva il controllo militare, la comunicazione visiva e
la difesa. La vegetazione si infoltiva lungo il corso del fiume,
facendo da cornice al piacevole suono dello scorreredell’acqua. Ritrovavamo l’antico
ponte romano ricostruito, e i segni delle ruote dei carri sull’antica strada
percorsa da Celestino V alla volta di Collemaggio. Quello che mi mancava di
questaparte di territorio era un’indagine all’interno della Chiesa di Santa
Maria Silvana, situata poco più avanti lungo il corso del Fiume Aterno. Il suo
piccolo impianto rurale sorgeva poco distantedall’abitato di Beffi, isolato e
sicuramente poco frequentato ormai da diversi anni. Il portone di accesso,
chiuso a malapena con un filo di ferro, dava adito ad una sala vuota col
pavimento ascacchiera, munita di un altare e decorata su due pareti da affreschi
deteriorati, di cui uno realizzato da Felice d’Alessandro nel 1578 come ex voto.
Le poche notizie storiche sulla Chiesa diSanta Maria Silvana ne attestavano la
presenza già nel XIV secolo, ma vari indizi facevano supporre la precedente
esistenza di un santuario dedicato a Silvano, ipotesi suffragata dal
ritrovamentodi un cippo ( CIL, IX, 3421 ) attestante il culto di Silvano in
questo territorio (citazione). Non ero mai entrata in questa piccola chiesa a
causa del suo tetto fatiscente, da cui filtrava la luce sottomanifestazioni
sferiche, eppure la quiete che la componeva ne tesseva la trama dell’intera
struttura. Raggiungevamo Beffi seguendo un percorso probabilmente appartenuto
ai fedeli, cheanno dopo anno avevano segnato la terra col peso del loro passo.
L’antica Torre di Beffi manteneva la
comunicazione visiva con quella di Goriano Valli, tanto che non potevamo noncontraccambiare il punto di vista dall’altro lato del fiume. La Torre di
Goriano Valli sorgeva poco distante dall’abitato, raggiungibile da un piccolo
sentiero immerso nella vegetazione.La porta di accesso era fortunatamente
aperta, dandoci la possibilità di pervenire alla parte sommitale con quattro
giri di scale a chiocciola, da lì ammiravamo l’intera vallata e scoprivamoun
nuovo punto di vista colmo di bellezza. Di sotto, un cartello di legno
scolorito dagli anni dava alcune nozioni: Castello
di Goriano Valli. L’impianto a pianta trapezoidale simile a quello diOcre è
riconducibile al sec. XIII. La torre circolare eretta successivamente con
funzione di avvistamento e difesa ha pianta circolare all’esterno e ottagonale
all’interno ed è coperta con volta a cupola, in origine era coronata da merli
rettangolari.
martedì 22 aprile 2014
Il Fiume Aterno tra le torri di Beffi e di Goriano Valli: dentro la Chiesa di Santa Maria Silvana
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Ciao Sara! Verso un po´che non visitava il tuo sito, e ho trovato belle pubblicazioni! Anche perché nel mio prossimo viaggio passeró molto vicino a queste torri Beffi ... e forse le possa aggiungere al mio percorso! Grazie per la condivisione! E un abbraccio.
RispondiEliminaVieni in Italia??! Fammi sapere che ci incontriamo :-)
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