Firenze era bellissima, con i suoi palazzi, le sue piazze,
le sue chiese che apparivano come una visione superlativa della bellezzaarchitettonica italiana. Ogni angolo regalava scorci unici, con vicoli affollati
di gente sopraggiunta da ogni parte del mondo perammirarla. Santa Maria del
Fiore si apriva allo sguardo in tutta la sua maestosità, tanto da togliere il
fiato, magnifica esorprendente, si ricamava di pietra trovando il bianco nel marmo
di Carrara, il verde in quello di Prato e il Rosso della Maremma.L’ingegno
italiano si era concentrato per secoli su quegli antichi edifici, mantenuti
tutt’ora all’apice della bellezza, e resi fruibilialla collettività con il
saldo di un biglietto d’ingresso.
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Uno dei più grandi sentimenti che ricordo dalla mia prima visita a Firenze, é stata quella di trovare all'improvviso, durante il tour nella città, quel meraviglioso mostro che è il suo duomo, per me, quello che ha la impronta esterna piú bella di tutti i duomi italiani! Abazos, Sara
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