domenica 17 marzo 2013

La Chiesa di Santa Maria di Centurelli

La chiesa di Santa Maria di Centurelli (sec. XV-XVIII) si erge lungo il tratturo L’Aquila-Foggia, denominato Mago o del Re, nel punto in cui la strada si biforca nel ramo Centurelli-Montesecco. Il complesso architettonico è un chiaro esempio di chiesa tratturale, qui si fermavano i pastori con i loro greggi transumanti; il portico serviva da ricovero per i pastori cheattraversavano l’attiguo tratturo, la presenza del pozzo e del piccolo recinto dove veniva acceso il fuoco testimoniavano la sua funzionalità. Sappiamo da un frammento di epigrafe romana, rinvenuto nel XVIII secolo nei pressi della chiesa, che davanti alla chiesa passava l’antica via Claudia Nova, importante arteria commerciale romana. Un luogostraordinario dunque, utilizzato già in epoca imperiale come area di culto, la presenza di resti architettonici riferibili forse ad un tempietto di mt. 12x4 in opera quadrata lo confermerebbe. Le vicende costruttive della chiesa si possono riassumere in tre importanti fasi: la costruzione, l’aggiunta dei corpi laterali ed infine gli interventi di restauro. 1502 Inizio dei lavori dellanuova chiesa di Santa Maria di Centurelli. 1558 A tale epoca risale il completamento del portale d’ingresso. 1561 La chiesa è terminata e i Monaci Celestini vi fanno apporre l’emblema del loro ordine. 1570 Viene dipinta ad affresco la nicchia sovrastante l’altare maggiore, a sinistra dell’arco trionfale. 1581 Viene dipinta ad affresco la nicchia sovrastante l’altaremaggiore,  destra dell’arco trionfale. 1580-1703 In questi anni la chiesa viene arricchita all’interno con cinque altari laterali e due tabernacoli lignei per le reliquie (1644-1692). Vengono aggiunti due locali, a ridosso della sagrestia e della cappella laterale destra per consentire ai fedeli di assistere alle funzioni religiose e per essere utilizzati come ricovero in caso dimaltempo. A protezione di essi viene innalzato il portico (1692-1703). 1703-1706 Gli eventi sismici che colpirono l’Abruzzo provocarono gravi danni alla chiesa: crollo della parte superiore della facciata, delle murature e della volta della prima campata. Novembre 1733 La chiesa è già stata riparata, all’interno però gli altari risultano ancora in cattive condizioni in quantospogli del loro corredo. Novembre 1823 Il Vescovo di Aquila Girolamo Manieri dispone che il tetto della chiesa, essendo crollato, venga riparato immediatamente per evitare ulteriori danni. 1832-1833 Il tetto viene restaurato e riparato grazie alle elemosine raccolte e alle prestazioni di volontari. Marzo 1877 L chiesa risulta abbandonata, all’interno i corredidegli altari sono stati depredati e il pavimento versa in condizioni disastrose. Di fronte a tale stato il Vescovo di L’Aquila Mons. L. Filippi raccomanda all’Abate di San Pio delle Camere e all’Arciprete di Caporciano, sotto la cui giurisdizione si trova la chiesa, di fare appello agli abitanti del circondario affinchè contribuiscano alle spese di riparazione del tempio o altrimentidi rivolgersi all’Economato Generale dei Benefici di Napoli per avere sussidi. Maggio 1905 Il tetto ha di nuovo ceduto e grava sulle volte, il rischio è grande in quanto queste potrebbero crollare. Il sindaco di San Pio delle Camere chiede al Prefetto di intervenire per far restaurare la struttura perché può essere pericoloso per coloro che vi si recano a pregare o per ripararsiin caso di intemperie. I restauri non possono essere eseguiti per mancanza di fondi a disposizione dell’intendenza. Luglio 1905 viste le cattive condizioni in cui è ridotta la chiesa Sua Ecc. Mons. Carrano decide la sua interdizione. 13 gennaio 1915 L’Abruzzo è di nuovo compito da un devastante sisma. Le forti scosse telluriche compromettono l’edificio provocando l’apertura didue gravi lesioni simmetriche nelle murature della prima campata della chiesa aggravando inoltre il dissesto dell’arcone centrale e delle volte. 1935 Gli eventi bellici contribuiscono a che la chiesa di Santa Maria di Centurelli venga lasciata andare in rovina. Dal 1950 a tutt’oggi molteplici sono stati gli interventi di restauro e di consolidamento a cui è stato sottoposto il bene alfine di conservarlo come eloquente testimonianza della storia del territorio e della cultura della transumanza. (Il testo riportato in corsivo è stato interamente tratto da un cartello informativo del luogo, affisso dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali – SOPRINTENDENZA AI B.A.A.A.S. PER L’ABRUZZO).

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