Un sentiero
anonimo attraversava il territorio del querceto sopra Preturo, perdendosi nel
fitto intrico di arbusti selvatici; tutto sichiudeva in passaggi serrati, e si
lasciava proteggere dalle spine dei ginepri e dei prugnoli. Dell’antico
castello di Preturo nerimanevano appena pochi sassi: la vegetazione aveva inglobato
a sé quello che l’uomo secoli addietro le aveva tolto, lasciando solopolvere e
qualche pietra, affini più all’idea di possibili terrazzamenti che fondamenta di
castelli. Nel XIII secolo ilCastello di Preturo contribuì alla fondazione
della città dell’Aquila, ricevendo dei
locali nel quarto di San Pietro. Inpaese, la Chiesa di San Pietro a
Preturo era stata recentemente ristrutturata, la bellezza dei suoi affreschi finalmente
si esaltava dicolori rinnovati. La sua origine risaliva circa al 1170, attraversando
secoli e profonde ristrutturazioni, ma nonostantequesto tutelata sempre dai
suoi abitanti, che in ogni tempo ne custodivano la bellezza romanica. L’antica Amiternum rivivevaincisa nei frammenti
lapidei utilizzati per costruire la chiesa, la sua importanza giungeva ai nostri giorni ormai quasi
inosservata, eppure immortale nei solchi della pietra.
sabato 16 marzo 2013
Il Castello di Preturo e la Chiesa di San Pietro
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Bellissimo Blog, è stata una piacevole scoperta! Vado a Preturo ogni estate con la mia famiglia e frequento questi sentieri. La "natura grezza" degli Appennini è ancora poco conosciuta e spesso anche bistrattata (nell'immaginario collettivo la montagna è solo quella del Nord e gli Appennini sono montagne di serie B). ma tutto sommato è anche meglio così: ci godiamo la pace e la bellezza di questi bei sentieri. Una domanda: dove si possono reperire le carte topografiche della zona?
RispondiEliminaGrazie per il commento di apprezzamento al blog, riguardo le cartine si possono acquistare presso la Sezione CAI dell'Aquila in via Sassa (oppure online https://cailaquila.it/negozio/), consiglio quella n°4 (I Sentieri Montani della provincia dell'Aquila, i gruppi M.Nuria M.Calvo M.Giano Monti dell'Alto Aterno che comprende la zona di Preturo) compreso con la carta c'è un libricino di note illustrative a Cura di Carlo Tobia con moltissime informazioni sul territorio.
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