Il lento scorrere dell’acqua si arricchiva del fresco umore dell’ombra, la primavera, così calda, trovava giovamento nel verde rigoglioso che si estendeva circostante. Tra strade asfaltate,carrarecce e semplici sentieri di montagna, seguivamo con la bicicletta il corso del fiume Aterno che da L’Aquila scorgeva la sua via verso il mare. Respiravamo l’ombra mentre il rumoredell’acqua ci accarezzava l’anima. Il sollievo di tutta quella natura straripante si avvaleva di una quiete che sottolineava il canto rinnovato degli uccelli, così fresco e sublime da essere un tutt’unocon quella meraviglia. Il rosa dei caprifogli impreziosiva alcuni tratti di sentiero, reso sempre più inaccessibile una volta superato il ponte romano dell’antico abitato di Beffi. Tra rovi,ortiche e sterpaglie di ogni genere, il passaggio si chiudeva in una natura impenetrabile.
sabato 5 maggio 2012
Il percorso ciclabile della Valle dell'Aterno, da Sant'Eusanio Forconese al Ponte Romano di Beffi
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