Nel Lazio, terra meravigliosa dalle tre esistenze: Etrusca, Romana e Medioevale, Bomarzo condivide la gloria di una storia illustre e possiede un'opera unica nel suo genere al mondo. "La Villa delle Meraviglie". Nei giardini delle ville laziali troveretedegli elementi simili, ma prototipo di questi giardini é il "Sacro Bosco di Bomarzo". Lo volle il principe Pier Francesco Orsini detto Vicino "sol per sfogare il core". Lo ideò quel grande architetto che fu Pirro Ligorio, colui che dopo la morte diMichelangelo fu chiamato a lavorare in San Pietro. Senza che l'Orsini ed il Ligorio se lo immaginassero ne uscì un capolavoro che dura nel tempo, e che la fantasia popolare ribattezzò come PARCO DEI MOSTRI. Entrando in questo luogo, sarete accolti daiversi incisi sotto le due Sfingi. Passerete poi di sorpresa in sorpresa per l'improvviso apparire di animali e figure di pietra. L'elefante che sta per ucidere un guerriero, la lotta tra Draghi, l'Orco, la Bella addormentata nel bosco, Ercole che squarciaCaco, Orsi in agguato, animale a tre teste, Nettuno sull'alto di una vasca, Sirene ed altre figure interessanti, ed infine sopra la testa di un Orco, il Mappamondo con sovrastante in miniatura il Castello Orsini a significare la potenza del Casato.Queste sculture scolpite nei grossi blocchi di pietra ivi radicati vi sembrano sorte dal suolo come prodigio. Il tutto risale al XVI secolo (1552) epoca in cui si sviluppava un ideale di vita fra il Principesco e il Cortigiano. Questo bosco ha ispirato molti artistidel tempo, come l'Annibal Caro, il Bitussi ed il Cardinal Modruzzo, per esprimere la loro meraviglia, vollero lasciare incisi sul posto "epigrafi e versi". Dopo la morte di Vicino Orsini nessuno si curò più di questo gioiello di arte manieristica chedopo secoli di abbandono é stato salvato dal solito oblio e restaurato per la gioia di intellettuali e scrittori, artisti e turisti che vengono da tutto il mondo per ammirare questo museo all'aperto. (info: http://www.parcodeimostri.com/). La primavolta che visitai il Parco dei Mostri ero una bambina, e, come tutti i bambini, avevo una percezione superlativa rispetto tutto quello che mi circondava, figuriamoci rispetto ad un luogo simile, così meraviglioso e sorprendente. Le cose belle erano ancora più bellee animate di quello che effettivamente erano, ma in fondo credo di non aver perso poi molto di quella parte del mio sentire. Guardare nuovamente tutto adesso, dopo più di venti anni, è stato come un appuntamento col passato. Guardavo quellesculture fantastiche e vedevo me da piccola che le scoprivo mano mano, passo dopo passo, in quel giardino pittoresco e sublime, dove tutto si scopriva come se percorso da dentro un sogno.
domenica 29 maggio 2011
Il Parco dei Mostri di Bomarzo
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