Alcune fonti storiche ipotizzano che nel Bosco Martese passasse la via Metella, un lungo tracciato di grandissima importanza in grado di collegare Amatrice con le colline di Campli e Civitella delTronto. Probabilmente, alla luce di questa affermazione, fu proprio questa la via percorsa da Annibale durante il suo viaggio tra Spoleto e l’Adriatico, tra la battaglia di Trasimeno e quella diCanne. Di qui sono passati briganti e guerrieri, condottieri, nobili e disgraziati in cerca di fuga. Chissà quante cose avranno visto questi meravigliosi alberi ad alto fusto, che dall’alto delle lorofronde tutto osservano, assorbendo la storia e rilasciandola nel pieno della sua suggestione. Questa selva è la più grande dei Monti della Laga, e secondo la tradizione romana i suoi alberi altissimirendono omaggio a Marte. Il Bosco Martese ci forniva il passaggio per raggiungere le Cascate della Morricana, scelte da me come regalo per il mio compleanno. Non poteva esserci giorno più belloper visitarle, perché non c’era solo la bellezza della piena, ma anche la straordinaria coincidenza di un immenso letto di neve causato da una gigantesca slavina. Il getto della cascata scavavaquell’enorme massa bianca impastata di terra e di alberi, liberando cunicoli bassi dove l’acqua scorreva intensamente. Di tanto in tanto riaffiorava come una sorgente, dando corpo aisuggestivi pensieri sulla comprensione del Sublime. Era bellissima. Quella dimensione di Natura selvaggia era in assoluto il regalo più bello che potessi ricevere.
giovedì 12 maggio 2011
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