domenica 7 febbraio 2010

Alantino, la Camardosa e la Fonte del Campo


Sia lodato il maestro Loris! Sempre sia lodato... Oggi sono stata investita di enorme privilegio: mi ha fatto provare i suoi sci personali! Niente tigri, niente sci del CAI a trabocchetto ecc. ecc. ma un paio di sci di notevole fattura, leggeri, comodi, che sulla neve scorrevano meravigliosamente. Devo ammettere che è stata tutta un'altra cosa rispetto alle scorse lezioni. Comincio pure a capire bene gli algoritmi della tecnica dello sci da fondo. La fatica più grande è senza dubbio quella di ristabilire una sorta di tabula rasa nella mia mente, dove cancellare categoricamente tutti gli atteggiamenti (sbagliati) dello sci-escursionismo-fai-da-te e sovrascrivere con la vera tecnica fondista. Oggi la lezione è rimasta nei pressi di Alantino, ma è stata lo stesso così piacevole che – finita – non c'ho pensato due volte a prendere i miei sci e a continuare. Sono andata in direzione della Camardosa, dove c'è un'enorme vallata di neve in cui si può sciare a occhi chiusi. A me piace sul serio sciare a occhi chiusi, si percepiscono molte più cose che altrimenti sarebbero oscurate dall'autocontrollo.Da Fonte Camardosa ho proseguito dritto in direzione di Prato Capito, passando sul lago (ormai completamente coperto dalla neve) e giungendo fino a Fonte del Campo, dove, nei pressi, ho stretto amicizia con tre simpatici ciaspolatori, con cui, tra l'altro, ho stretto un piacevole gemellaggio culturale facendo uno scambio non da poco: io gli ho fatto provare la mia genziana e loro la grappa. Un vero sodalizio! Tornare ad Alantino dopo è stata una faticaccia...

2 commenti:

  1. Quando ero giovane, in montagna, bevetti (sì, si può dire sia bevvi che bevetti ;-) ) della birra. No sto a narrare degli effetti e dei lividi; dico solo che per gli alcolici, da quel momento, c'è posto solo alla fine. Dell'escursione intendo. ;-)

    Bel posto, complimenti. Ho sempre snobbato i luoghi pianeggianti che non mi lasciano ampie possibilità di scivolare; guardando le tue foto però, mi convinco che dovrei rivalutarli.

    Ciao. :-)

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  2. ma non mi sono ubriacata! :-) ho bevuto poco!
    la vera colpa è del panino con la frittata (sempre e per sempre quello - potrei scriverci un libro sopra...) che col freddo si attoppa... il fatto è che la mattina, quando devo andare in escursione, c'ho troppo sonno per pensare a quello che mi mangerò a pranzo, e pure se ogni volta mi riprometto di cambiare menu, mi rirovo, in fase semi-cosciente, a prepararmi in automatico le stesse cose...
    la genzianella :-) invece è un complemento che porto sempre dietro (ho una borraccetta piccola piccola fissa nello zaino), ma che poi mi ritrovo a bere raramente, solo in occasioni speciali dove è bene brindare o in condivisione con qualcuno...
    non sia mai a bere in montagna!... mi è bastata l'esperienza di un pranzo al rifugio Panepucci con i seniores del cai... che pezza...

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