La fortuna di oggi è stata quella di esser accompagnati da un grande veterano di montagna, un grandissimo appassionato da cui c'è solo da imparare. Giorni fa mi aveva parlato di alcune escursioni che è solito fare in questo periodo, una sorta di appuntamento con la montagna che rinnova di volta in volta ogni anno, come se fosse una sorta di rito. Tra queste c'era l'intenzione di percorrere tutto l'anello che segna il perimetro alla base di Monte Bolza (1904 m), un lungo percorso che parte da Castel del Monte (1345 m) e gli gira tutt'intorno. Poco sopra il paese c'è uno spiazzo (42°22'6.88"N 13°43'22.51"E) dove abbiamo lasciato le macchine, da lì parte una carrareccia che sale in direzione di questa montagna. Eravamo attrezzati con le ciaspole: di neve ce n'era abbastanza, passava dai venti centimetri a molto più di un metro, livellata per bene dal vento di questi giorni. Faceva caldo, il cielo era nitido con giusto qualche accenno di nuvole, e mano mano che si saliva si scopriva il meraviglioso panorama che all'orizzonte corre la linea ideale che unisce la Maiella con il Sirente. Passando per Fonte Frenda (1529 m) siamo saliti fino alla Sella di San Cristoforo (1645 m), dove l'occhio si apre anche su buona parte del massiccio del Gran Sasso. Purtroppo nell'aria si avvertivano alcuni cambiamenti che facevano percepire la condizione non ideale per eseguire tutto il giro dal lato di Campo Imperatore, così cambiamo il programma, prefissandoci ora come meta la Fonte del Cane (1514 m). La neve attraversava tutte le consistenze, da farinosa a gelata, talmente dura da essere anche pericolosa con le ciaspole nei tratti più ripidi. Quando è così è meglio toglierle, perchè sono un impedimento e non un aiuto. Giunti alla sorgente il nostro accompagnatore mi ha detto che la cartografia riportava il segno del fontanile, ma che in realtà la vera Fonte del Cane è di faccia ad essa, addossata su una costa di Collalto. Dopo una piccola pausa riprendiamo il nostro percorso attraversando tutta una serie di collinette, seguendo in linea d'aria la direzione per la località di Natrella, concludendo poi l'anello tornando a Castel del Monte. Per tutto il giro abbiamo
impiegato circa sei ore. Quella di Castel del Monte è una storia millenaria. Nata inizialmente come roccaforte di difesa ha attraversato i secoli mantenendo le sue tradizionali caratteristiche. Il suo nome si lega a quello di famiglie importanti che ne hanno avuto il dominio, quali i Conti di Acquaviva, gli Sforza, i Piccolomini, i Medici e i Borboni. Il paese, riconosciuto come uno dei borghi più belli d'Italia, ha un sito molto dettagliato che fornisce informazioni sul suo territorio, la sua storia e la sua attività.
impiegato circa sei ore. Quella di Castel del Monte è una storia millenaria. Nata inizialmente come roccaforte di difesa ha attraversato i secoli mantenendo le sue tradizionali caratteristiche. Il suo nome si lega a quello di famiglie importanti che ne hanno avuto il dominio, quali i Conti di Acquaviva, gli Sforza, i Piccolomini, i Medici e i Borboni. Il paese, riconosciuto come uno dei borghi più belli d'Italia, ha un sito molto dettagliato che fornisce informazioni sul suo territorio, la sua storia e la sua attività.
Colori pastello e dolci pendii...mi sa che da tutte queste uscite che riesci a fare ho capito il tuo lavoro...fai parte della guardia forestale...ahahahah...belli i tuoi posti...un abbraccio.
RispondiEliminase magari...
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