lunedì 4 gennaio 2010

Marruci

Oggi volevamo spostarci nella zona del Sirente, ma purtroppo (o per fortuna) la neve ci ha indotto a rimandare. Non che nevichi chissà quanto, ma non si sa mai come può andare con il tempo incerto. E poi bisogna anche saper rinunciare. Ne ho approfittato per fare un giro nel mio paese, a cui non ho mai dato grande importanza. Spesso le cose che si apprezzano di più sono quelle che non si hanno a portata di mano: tutto ciò che si ha a disposizione viene dato per scontato proprio perchè è sempre presente. Ritengo che questo sia un errore, e non voglio commetterlo.
Tutte le origini storiche del mio territorio riportano all'antica città sabina di Amiternum (dal fiume Aterno), conquistata poi dai romani nel 293. Dopo alcuni secoli di grande prosperità il potere del luogo diventa mano mano sempre più debole, fino ad esaurirsi nel Medioevo. Focalizzando l'attenzione solo sulla zona di Marruci, la testimonianza più antica professa la figura di Sant'Equizio (dai Dialoghi di Gregorio Magno), e colloca il suo monastero (distrutto dall'invasione dei Longobardi) proprio dove ora sorge la Chiesa di San Lorenzo. Siamo tra la fine del V e l'inizio del VI secolo. Alla sua morte il Santo venne seppellito nella sua cripta. Traslate nel 1461 nella Chiesa di San Lorenzo a L'Aquila, ci sono voluti ben due terremoti per riporlo nel suo sepolcro iniziale: quello del 1703 che, distrutta la Chiesa di San Lorenzo a L'Aquila, ha fatto accogliere le sue spoglie nella Chiesa di Santa Margherita della Forcella, detta dei Gesuiti; e ques'ultimo del 2009 che distrutta la Chiesa di Santa Margherita ha fatto riportare le spoglie nel suo luogo d'origine, appunto nella Chiesa di San Lorenzo a Marruci. Speriamo che ora riposi in pace. La sua figura è molto importante perchè assieme a San Benedetto è uno dei padri del monachesimo in occidente. E' proprio quel monastero a costituire il nucleo originario del paese attuale. Una cosa che ho notato con piacere è il sito molto dettagliato sul paese di Marruci che, aggiornato costantemente, informa sulla storia e su tutte le iniziative di volontariato svolte.

3 commenti:

  1. Bel racconto e belle foto, sei fortunata ad avere intorno tanti bei posti, tra colline e montagne per passeggiate e borghi con tanta storia alle spalle.
    ciao!

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  2. ahahahah sono contento che ti abbia impressionato...in bene spero ahahah
    Vedo che oltre alla passione per le montagne ci accomuna anche il tipo di paesello. Il mio Morano Calabro è molto simile: viuzze strette, casa costruite con gli stessi materiali, quelli di una volta.
    Beh non mi resta che augurarti un anno di cieli sereni e di spazi infiniti da scandagliare con l'anima.
    Ciao

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  3. uau! faccio lo stesso augurio a te perchè è molto bello!
    p.s. in bene :-)

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