Davvero poca, pochissima neve sulla piana di Campo Imperatore... E' stata una giornata all'insegna dello slalom per evitare: sassi, toppe di erba, cardi secchi affilati e stecchi di verbaschi, merda secca congelata di mucca, e pure ossa di animali. Che fatica... Comunque sono sempre felice quando vado
su... sempre. Abbiamo lasciato l'auto presso il piccolo Lago di Racollo, e da lì ci siamo mosse in direzione del Canyon della Valianara, ci tenevo tanto a vederlo perchè la scorsa volta, quando il CAI ha organizzato l'escursione per il presepe vivente, non siamo riuscite a salire.
Lì dentro la neve era completamente illibata, nessun segno disturbava la percezione suggestiva di quel luogo, reso ancora più incantato dalla piccola grotta dalle stalattiti di ghiaccio.
Che meraviglia. Questo è uno di quei luoghi dove non si deve parlare. Ma solo sentire quello che trasmette la Terra. Uscite da
questa esperienza mistico-introspettiva torniamo indietro, sempre a caccia di neve un po' più abbondate.
All'inizio andiamo a caso, girando un po' qua un po' là (sempre sul piano di Racollo perchè il tempo era strano), poi appena da lontano scorgiamo i ruderi di Santa Maria del Monte decidiamo di prefissarcela come meta.
Anche quel posto esige rispetto, da lassù la piana di Campo Imperatore si vede incorniciata a sinistra dai monti Prena e Camicia, e a destra da Monte Bolza. E' stata davvero una bella giornata, peccato solo per la neve... Ma va bene anche così, ho solo da imparare. In tutto abbiamo impiegato 5 ore.
su... sempre. Abbiamo lasciato l'auto presso il piccolo Lago di Racollo, e da lì ci siamo mosse in direzione del Canyon della Valianara, ci tenevo tanto a vederlo perchè la scorsa volta, quando il CAI ha organizzato l'escursione per il presepe vivente, non siamo riuscite a salire.
Lì dentro la neve era completamente illibata, nessun segno disturbava la percezione suggestiva di quel luogo, reso ancora più incantato dalla piccola grotta dalle stalattiti di ghiaccio.
Che meraviglia. Questo è uno di quei luoghi dove non si deve parlare. Ma solo sentire quello che trasmette la Terra. Uscite da
questa esperienza mistico-introspettiva torniamo indietro, sempre a caccia di neve un po' più abbondate.
All'inizio andiamo a caso, girando un po' qua un po' là (sempre sul piano di Racollo perchè il tempo era strano), poi appena da lontano scorgiamo i ruderi di Santa Maria del Monte decidiamo di prefissarcela come meta.
Anche quel posto esige rispetto, da lassù la piana di Campo Imperatore si vede incorniciata a sinistra dai monti Prena e Camicia, e a destra da Monte Bolza. E' stata davvero una bella giornata, peccato solo per la neve... Ma va bene anche così, ho solo da imparare. In tutto abbiamo impiegato 5 ore.
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