Visto che devo pazientare ancora un po' per rimettere gli sci oggi mi sono data alle ciaspole... meglio gli sci. La neve non era bella, aveva tutte le consistenze, tranne che quella buona. Passava da ghiacciata ad ammollata tralasciando tutte le dimensioni intermedie. Anche il sentiero non era molto esaltante, la neve sopra, durissima, era stata tutta sconnessa sia dalle ruote dei fuoristrada, che da varie impronte, anche di cavalli. A camminarci sopra si faceva tantissimo rumore (CIASP*!CIASP*!CIASP*!). Non lo potevo sopportare. Come potevo passavo dove la neve non era battuta, ma a momenti mi scapicollo pure con le ciaspole... assurdo. Ho giurato amore ai miei sci. Ho capito che non sono tipo da “ciaspolata”. Partite da Prato Capito (1552 m) abbiamo seguito la solita carrareccia che attraversa il bosco di Cerasolo. Poco prima di deviare per andare verso Monte San Rocco (1880 m) e Monte Cava (2000 m), abbiamo deviato a sinistra, dove un sentiero (Mercaturo) conduce nella Valle dell'Asino (da 1493 a 1597 m). Inizialmente abbiamo fatto la strada giusta, ma poi ci siamo lasciate ingannare da alcune tracce segnate sulla neve, che salivano in maniera ripida su Monte Ginepro (1934 m). Io avrei anche continuato, ma stavamo in due
con le ciaspole ed una con gli sci... e la neve era pessima. Al ritorno le ho attaccate allo zaino e ho proseguito senza. Con questo non voglio escluderle del tutto, di sicuro sono utilissime per alcuni tipi di percorsi, ma in questo caso erano un impedimento.
con le ciaspole ed una con gli sci... e la neve era pessima. Al ritorno le ho attaccate allo zaino e ho proseguito senza. Con questo non voglio escluderle del tutto, di sicuro sono utilissime per alcuni tipi di percorsi, ma in questo caso erano un impedimento.
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