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martedì 22 ottobre 2013

La Forcella Piccola di Monte Antelao

Da Forcella Piccola osservavamo la via per Monte Antelao perdersi nella nebbia. Lì iniziava il percorso per raggiungere il Re delle Dolomiti, dove un oracolo potente era in grado diraccogliere tutte le incertezze dell’essere umano. Occorrevano circa quattro ore di tempo per compiere quel tragitto reso ostile dalla neve e dal ghiaccio, ma anche altrettanto suggestivo dallanebbia che si concentrava e diminuiva a seconda del vento. Avevamo a disposizione solo mezza giornata e l’intenzione di ammirare il Pelmo, così abbiamo scelto il percorso panoramicosopra San Vito di Cadore, per poterlo guardare. Seguivamo ad anello i sentieri per il Rifugio Scotter, il Rifugio San Marco e il Rifugio Galassi, purtroppo tutti chiusi per la fine stagione,toccando come punto più alto la Forcella Piccola a 2120 metri di quota. Quelle montagne affilate si assottigliavano ulteriormente con le velature delle nuvole, tanto da alleggerirsi ancora di più. IlPelmo purtroppo rimaneva coperto dal maltempo, ma in compenso molte altre montagne davano sfoggio della loro bellezza. Sul ripido costone roccioso del Becchi d’Imposponda ungruppo di camosci ci osservava infastidito dalla nostra presenza. C’eravamo soltanto noi e loro, e potevamo ascoltarli fischiare dandosi l’allerta.

mercoledì 24 agosto 2011

Il Lago di Misurina

Il cielo si specchiava sulla superficie del lago giocando a confondersi, il vento era sceso tanto da appianare ogni increspatura. I profili delle montagne si stagliavano perfetti su quello specchio, identificandosi in colori intensi e crepuscolari: ogni cosa era dolcissima. Lungo la prospettiva di quelle profondità correva la favola di Misurina, un bambina che per padre aveva una montagna. I turisti passeggiavano lungo le sponde del lago, alternandosi tra chi veniva e chi andava, noi ci trattenevamo sul molo, a guardare.