La strada principale che percorreva il Bosco di Cerasolo si
modulava in lievi saliscendi. Una deviazione per la Valle Quartarone raggiungeva
susentiero il Rifugio dei Campitelli, piccolo ed essenziale ma in grado di
fornire sempre un incantevole riparo, con l’ammirazione rivoltaall’omonima
valle e ai suggestivi balzi rocciosi del versante Nord della Punta dell’Uccettù.
Compivamo un anello per salire quella montagnadal nome così particolare, la
cui parte sommitale regalava l’alternanza di contrapposizioni visive, da un
lato vi erano fittissimi boschiimpenetrabili anche allo sguardo, dall’altro
gli spogli declivi delle vallate della Duchessa. Gruppi di armenti sostavano nella quiete dipendii nudi che scivolavano fino a cingere le regali sponde. Quanta bellezza
sul massiccio del Velino, coronato di nubi, e nell’aria mossa dalvolo dei rondoni.
Sul filo di cresta di antichi circhi glaciali, tornava la voce del vento che
tutto lambiva e ne portava memoria.
domenica 14 luglio 2019
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