Dal rione di San
Giacomo dell’Aquila partiva la via di Sant’Onofrio in direzione della montagna.
La strada prendeva il nomedall’antico convento situato lungo il percorso, di
cui, purtroppo, adesso ne rimanevano in piedi soltanto poche mura pericolanti.Un
tempo era un fiorente cenobio agostiniano abitato dai Padri Eremitani Umili, ma
che nel 1282 lasciarono a favoredell’insediamento entro le mura della città. L’Antinori
testificava che nel 1561 la chiesa era ancora ufficiata, ma da allora in poi ogniinformazione si perdeva, la chiesa e il convento divennero proprietà privata e
vennero trasformati per usi pastorali oinglobati in strutture abitative. Le mura
dissestate mostravano equilibri provvisori, le chiavi di volta erano scardinate
e soltantole radici delle edere parevano voler reggere in piedi le ultime parvenze.
La neve confondeva il basamento dei ruderi econfortava il silenzio di quella
dimensione lontana, mentre dall’alto di Colle Sant’Onofrio ammiravamo la
conca aquilana ele montagne che la delimitavano a Sud.
sabato 7 marzo 2015
I ruderi del Convento di Sant'Onofrio fuori L'Aquila
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