L’ultimo
ritorno di Scirocco aveva pulito molte montagne dalla neve, le quote modeste
della Laga si vestivano a malapena dispolverate leggere, che stemperavano i
colori secchi della falasca, lasciando il bianco intenso solo sulle cime e nei
luoghi diaccumulo. Giunti alla chiesa di San Martino un’avvolgente nevicata
dava finalmente voce all’inverno: mano a mano chesalivamo entravamo dentro il
chiarore delle nuvole, e i toni finivano tutti col perdersi nel bianco.
Sentivamo l’acqua scorreresotto di noi, dentro il Fosso di San Martino, mentre
di tanto in tanto qualche nuvola svaporava scoprendo le meravigliose guglierocciose di Cima Lepri. Alcuni cinghiali transitavano indisturbati nei pressi
di un vecchio rudere, mentre il vento si arricciava inpiccoli vortici lungo la
sella di Monte Doro. La Cascata delle Scalette si mostrava in tutta la sua
bellezza, vestita dei toni freddidell’inverno. Era altissima, ed
effettivamente lasciava leggere tutti i suoi gradoni come se fosse un’enorme
scala d’accesso per lacima della montagna. In una tregua di nebbia, finalmente si
apriva la visuale su tutto il costone roccioso, quella bellezza si caricavadei
toni impervi della superiorità della natura, lasciando contemplare la sacralità dei luoghi inaccessibili.
domenica 23 febbraio 2014
La Cascata delle Scalette sotto Cima Lepri, dalla chiesa di San Martino - Monti della Laga
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Ciao Sara
RispondiEliminaBellissima escursione dai panorami emozionanti!
Grazie per il commento. Questi posti sono piaciuti moltissimo anche a me, e sicuramente ci tornerò quando sarà più avanzata la primavera, mi hanno detto che ci sono delle fioriture bellissime
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