sabato 18 gennaio 2014

La Necropoli di Bazzano

Gli ultimi scavi avvenuti nella Necropoli di Bazzano risalivano a circa dieci anni fa, da allora nessun tipo di provvedimento culturale era intervenuto a favore del sito archeologico più indagato in Abruzzo per vastità dell'area e per numero di sepolture. Le varie campagne di scavo iniziarono a seguito dellasua scoperta nel 1992, ed in circa tredici anni avevano portato alla luce ben 1667 tombe, tutte risalenti ad un periodo collocato tra l’VIII ed il I secolo a.C. Da quei dissotterramenti erano emersi manufatti preziosissimi di bellezza straordinaria: corredi funebri e vasi provenienti dall’Etruria, pendenti in vetro di lavorazionecartaginese, letti funerari rivestiti in osso e decorati a raffigurare uomini, animali e divinità, spade celtiche e moltissimi altri fregi in avorio provenienti dall’Oriente. Attualmente gran parte di tali manufatti si trovano custoditi nel piccolo museo della Casa della Cultura a Onna, inaugurato a maggio 2013, mentre altri al MuseoLa Civitella di Chieti. La Necropoli di Bazzano, nonostante avesse dato alla luce questi reperti straordinari, giaceva anonima nel mezzo del nucleo industriale, circondata da schiere di capannoni, rivestita di erba secca ed addirittura da alcuni pini. Successive costruzioni ne avevano perimetrato nuovamente l’area,restringendola, lasciando alla storia solo il fastidio di essere così ingombrante. L’ultima foto è stata tratta dal libricino “I Vestini tra L’Aquila e Onna – 3000 anni fa”, curato da Vincenzo d’Ercole e pubblicato in occasione dell’inaugurazione della Casa della Cultura, tale foto (pag. 11) raffigura la Necropoli di Bazzanodurante gli scavi tra il 2004 e il 2005, mentre per vedere le condizioni attuali è sufficiente caricare su Google Earth le sue coordinate:   42°20'32.64"N 13°27'57.51"E     e    42°20'37.05"N 13°27'54.70"E

2 commenti:

  1. Molto interessante, come tutti i tuoi post, Sara. Colgo l'occasione per inviarti un caldo saluto di Buon 2014, perché non l´avevo fatto. Abbraccio!

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  2. Ciao Sara.
    Peccato per la necropoli, dalle immagini viste su Google Earth e Street View da proprio l'idea di essere d'impiccio.
    Il rammarico è doppio dopo aver scoperto che la costruzione a ridosso della necropoli è la facoltà di lettere e filosofia... possibile che tale "vicinanza" non abbia giovato al sito?

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