domenica 12 gennaio 2014

Monte Nuria da Casa Bianca

Da Casa Bianca una lunga strada conduceva alle pendici di Monte Nuria, il versante a Sud della montagna trovava la terra esposta alsole precocemente investita da una falsa primavera. Anche le temperature contribuivano ad ingannare i sensi, il calore dell’ariadava percezione di una terra carica di energia, pronta a germogliare attraverso i primi fiori. Il vallone che saliva sopraCampo di Trevi lasciava imprigionato l’inverno nella sua ombra: finalmente si aprivano scenari coerenti al periodo, ammantati dalbianco della neve e dal silenzio di una zona scarsamente frequentata. Le morbide creste di Monte Nuria si pulivano da ognicandore, si lasciavano percorrere facilmente fino al Colle della Fungara, dove una meravigliosa balconata scopriva la vista anchesui laghi di Cornino e di Rascino, e sull’altopiano del Castello di Piscignola. Lo sguardo girava intorno riscoprendo la bellezzadelle montagne conosciute: dal profilo del Terminillo alla mole massiccia di Monte Giano, dal Vettore, alla Laga e al Gran Sasso,con un nuovo punto di vista sul Monte Velino. A Sud apparivano misteriosi i monti del Cicolano, così sconosciuti, scandivano lalontananza attraverso velature evanescenti, tanto da rivelare una leggerezza tale da essere simile alla trasparenza delle nuvole.

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