Da
Casa Bianca una lunga strada conduceva alle pendici di Monte Nuria, il versante
a Sud della montagna trovava la terra esposta alsole precocemente investita da
una falsa primavera. Anche le temperature contribuivano ad ingannare i sensi,
il calore dell’ariadava percezione di una terra carica di energia, pronta a
germogliare attraverso i primi fiori. Il vallone che saliva sopraCampo di
Trevi lasciava imprigionato l’inverno nella sua ombra: finalmente si aprivano
scenari coerenti al periodo, ammantati dalbianco della neve e dal silenzio di
una zona scarsamente frequentata. Le morbide creste di Monte Nuria si pulivano
da ognicandore, si lasciavano percorrere facilmente fino al Colle della
Fungara, dove una meravigliosa balconata scopriva la vista anchesui laghi di
Cornino e di Rascino, e sull’altopiano del Castello di Piscignola. Lo sguardo
girava intorno riscoprendo la bellezzadelle montagne conosciute: dal profilo
del Terminillo alla mole massiccia di Monte Giano, dal Vettore, alla Laga e al
Gran Sasso,con un nuovo punto di vista sul Monte Velino. A Sud apparivano
misteriosi i monti del Cicolano, così sconosciuti, scandivano lalontananza
attraverso velature evanescenti, tanto da rivelare una leggerezza tale da
essere simile alla trasparenza delle nuvole.
domenica 12 gennaio 2014
Monte Nuria da Casa Bianca
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