Il bosco di Sant’Antonio si incantava nella neve, nella suggestione unica di un inverno finalmente ritrovato. Le piste da fondo serpeggiavano tra gli alberi e i faggi secolari, tra brevi salite e morbidi saliscendi, per poi aprirsi nell’indiscussa bellezza dell’ampio altopiano ricamato dal tragitto dei battipista. Tutto eracosì vasto e spazioso, tanto da perdersi fino in lontananza. Finalmente ritrovavamo la neve, così carente dalle nostre parti, finalmente ci appagavamo del candore di una quiete ritrovata. Le piste da fondo del bosco di Sant’Antonio sono riconosciute come alcune delle più belle del centro Italia, così ricche dellasuggestione di scenari diversi. Situato tra il piccolo comune di Cansano ed il bellissimo borgo di Pescocostanzo, nel cuore del Parco Nazionale della Majella, ad una quota compresa tra i 1300 e 1400 m, il Bosco di S. Antonio custodisce uno delle faggete più belle ed antiche d’Abruzzo e d’Italia. Insieme ai faggi, in questaforesta di 550 ettari s’incontrano piante secolari di acero, tasso, pero, cerro e agrifoglio. Il paesaggio è caratterizzato da ripidi versanti alberati che si trasformano, avvicinandosi alla piana, in dolci colline. Qui gli appassionati del fondo aggiungeranno al piacere di scivolare leggeri sulla neve quello di praticare la loroattività preferita in uno scenario stupefacente immersi in una magica atmosfera ovattata tra rami così carichi di neve da piegarsi sotto il suo peso. I percorsi possibili sono diversi. La prima possibilità è appunto quella di sciare all’interno del bosco, , su un anello di pochi km percorribile tranquillamente incirca ½ ora. Gli altri anelli, tutti ottimamente segnati, si snodano in parte nell’ adiacente pianoro di Primo Campo ed in parte nel bosco. Qui si potrà sciare godendo di un panorama che spazia dal Monte Rotella al Monte Pizzalto. Questo è il posto ideale sia per gli amanti del passo pattinato che per gli amanti del passoalternato classico. Tutte le piste, frequentate da turisti provenienti da diverse regioni italiane, sono ottimamente segnate e perfettamente battute. Alla loro cura si dedicano gli istruttori della “Scuola di Sci di Fondo di Bosco S. Antonio – Pescocostanzo” sempre disponibili per coloro che vogliono prendere lezioni. Gli impianti, neve permettendo, restano aperti da metà Dicembre fino alla fine di Marzo. Per chi può scegliere è preferibile evitare, se non si vuole rischiare di sciare in mezzo alla folla, la Domenica. Adiacente le piste, lungo la strada che passa attraverso il bosco lo sciatore che intende ristorarsi trova il ristorante “il faggeto” famoso per la sua cucina legata al territorio e ai suoi prodotti, ed il piccolo chalet dove è anche possibile noleggiare attrezzature per sciare. Da visitare al margine meridionale del bosco il piccolo eremo di S. Antonio (sec. XIV) dal tipico campanile a vela. Questo modesto ma suggestivo luogo di culto è ancora meta di pellegrinaggio ogni 13 Giugno. Testo scritto da Luca Del Monaco (tratto da qui).
domenica 29 gennaio 2012
Le piste da fondo del Bosco di Sant'Antonio
Etichette:
bosco di sant'antonio,
majella,
pescocostanzo
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento