Oggi mi sono recata presso Posta, un antico borgo medievale in provincia di Rieti che sorge lungo la storica Via del Sale. Sono andata per visitare una mostra d’arte contemporanea accolta all’interno del bellissimo convento di San Francesco. L’esposizione è stata curata dalla Pro-Loco di Posta, un gruppo interamente composto da ragazzi intenzionati a valorizzare per bene il proprio territorio, e a cui non posso che augurare ogni bene. Sono cose molto importanti queste, dovrebbero premiare queste iniziative, valorizzarle, sottolinearle, perché sono messaggi positivi e intelligenti che creano i giusti punti di congiunzione tra il passato e il futuro. Sulla brochure informativa dell’evento è riportato un testo firmato dal Direttivo della Pro-Loco che riporto fedelmente di seguito. Posta sorge lungo la Via Salaria dove ancora oggi sono visibili gli antichi resti dell’originaria strada costruita dai romani, che collegava il Mar Tirreno al Mar Adriatico, in questo percorso già a quei tempi veniva trasportato il sale ed altre merci fino a Roma. Nei pressi dei confini del comune di Micigliano in località “Masso dell’Orso” vi è posizionato il 69° cippo miliario che segnava la metà strada tra Roma e il Mar Adriatico. In epoca romana a Posta veniva riscosso il Dazio e il pedaggio. Il paese di Posta nasce nel 1300 dopo la distruzione del castello di Machilone da parte degli aquilani che lo assediarono e di un forte terremoto verificatosi nel 1294. Nello stesso anno fu costruita la chiesa di San Felice, come risulta dall’iscrizione che si trova scolpita all’ingresso della chiesa. L’impegno a ricostruire la chiesa ancor prima del paese dimostra la grande devozione della popolazione per il Santo Patrono, e per l’avvenimento straordinario che ebbe luogo in quell’anno, il primo Giubileo della Chiesa Cattolica indetto da Papa Bonifacio XIII. Questa chiesa ai margini della Via Salaria diventò un luogo di ristoro per i pellegrini che si recavano in pellegrinaggio a Roma per acquistare le indulgenze giubilari. Le prime abitazioni vennero ricostruite sul colle prospiciente il vecchio Castello di Machilone nei pressi della località la “Terra” nel punto ove San Francesco d’Assisi aveva eretto un oratorio con adiacente un convento di frati cappuccini. Il convento e la chiesa crebbero insieme al paese e già nella metà del 1300 avevano subito forti cambiamenti nell’aspetto e nell’ampiezza, è di questo periodo l’opera d’arte più importante e preziosa del complesso, una croce di legno dipinta e dorata che rappresenta un’autentica rarità nella storia dell’arte della nostra provincia per la presenza di alcuni elementi di origine veneta. La stessa si trova custodita presso il Museo Civico di Rieti. In questo breve excursus abbiamo visto che il paese di Posta come lo conosciamo oggi è sorto dopo un forte terremoto e dopo un assedio sanguinoso da parte della popolazione aquilana. Nell’arco della storia i nostri territori sono stati moltissime volte vicini e alleati ai nostri acerrimi nemici. Questo nostro condividere alcune origini, ha portato oggi a realizzare questa mostra di giovani artisti, studenti dell’Accademia di Belle Arti dell’Aquila che, con i loro lavori, vogliono ricordare ciò che è successo poco più di un anno fa in questa terra a tutti noi molto cara. Da parte nostra come Pro-Loco vogliamo esprimere gratitudine per l’impegno e per la sensibilità dimostrata, ringraziamo inoltre, l’Am-ministrazione Comunale per la disponibilità a concedere i bellissimi locali del convento con l’augurio per tutti noi e per il territorio aquilano di una nuova Ricostruzione e di una nuova rinascita. (Il Direttivo Pro-Loco). La Chiesa annessa al Convento di San Francesco è semplicemente bellissima. Un’architettura sacra che anche nel degrado riesce a trovare la sua lirica. La mostra rimarrà aperta fino al giorno 22 agosto dalle ore 11,00 alle 13,00 e dalle 16,30 alle 20,00 e il 15 agosto sarà aperto anche la sera.
giovedì 12 agosto 2010
Posta e il Convento di San Francesco
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